Puntuali come ormai consuetudine, alle 19 l’evento inaugurale della WWDC 2014 è cominciato con un video dedicato ai developer: tra gente comune che spiega come la tecnologia abbia cambiato la loro esistenza alle spedizioni ambientaliste Pangea, dall’online dating geolocalizzato passando per lo sport, l’universo mobile apre la giornata di celebrazioni al Moscone West di San Francisco. Poco dopo è un entusiasta Tim Cook a salire sul palco, felice di celebrare il venticinquesimo anniversario in compagnia dei 9 milioni di developer per le piattaforme Apple.
OS X Yosemite
Si parte immediatamente con l’universo Mac, con gli oltre 80 milioni di computer in circolazione e il successo planetario di OS X Mavericks, installato ben 49 milioni di volte dagli utenti con una velocità d’azione record storico per i sistemi operativi. È il turno di Craig Federighi ad annunciare le novità di OS X Yosemite: un design flat, minimalista, dominato dalle semitrasparenze. Menu che si adattano all’utente replicando le temperature delle immagini di sfondo, un Dark Mode per utilizzarlo la sera, nuove performance grazie a Continuity: OS X prende il meglio di iOS e lo porta alle stelle.
Il fulcro di tutto il sistema operativo è proprio la semitrasparenza, che funge da strumento di informazione per l’utente. Tutto si modifica, dal Centro Notifiche praticamente sovrapponibile a quello di iOS 7, all’introduzione di speciali widget, da Spotlight ora promosso al centro dello schermo. Un sistema di ricerca che diventa ancora più potente di quanto non lo sia oggi, con una finestra dedicata di anteprima dei documenti, mappe integrate, appuntamenti, promemoria e molto altro ancora. E non è tutto, perché da oggi Spotlight può anche eseguire contenuto in stream su iTunes.
Arriva anche iCloud Drive, un sistema di cloud storage sincronizzato con OS X Yosemite, non più limitato alle tipologie di file in uso e, notizia del tutto insolita, disponibile anche per Windows. Mail, invece, si aggiorna con MailDrop: quando l’allegato è troppo grande per essere inviato, questo viene gestito automaticamente da iCloud, che provvederà a fornire al destinatario un link per il download dalla nuvola.
Safari non fa differenza: anche il popolare browser di Cupertino viene promosso alla grafica minimalista e semitrasparente. La GUI si riduce a una sola barra, con poche funzioni essenziali. E niente più bisogno di gestire i preferiti, perché OS X Yosemite li può gestire e prevedere in piena autonomia. Inoltre, Safari può gestire la prossima generazione di streaming HTML 5, senza più la necessità di installare plugin di terze parti.
La più grande novità è però Continuity, un sistema integrato per rendere veloce il passaggio da iOS e OS X. Si inizia con AirDrop, ora compatibile fra i due sistemi, e si prosegue con Hand-Off: un sistema di interazione di prossimità fra iDevice e Mac, per lavorare sui documenti indifferentemente con l’una o con l’altra piattaforma. Il sistema è talmente integrato da poter gestire gli SMS e telefonate di iPhone sul grande schermo di un Mac. Il tutto dimostrato con una telefonata all’ultimo acquisto dell’azienda: Dr Dre, il creativo di Beats.
OS X Yosemite sarà disponibile a partire da oggi per i developer, dall’estate in beta pubblica e dall’autunno a tutti i consumatori, gratis come fu in precedenza per Mavericks. Al termine della presentazione del nuovo OS X, Tim Cook ha introdotto inoltre il nuovo sistema operativo mobile del gruppo: iOS 8.