La stampa a stelle e strisce non ha dubbi: Craig Federighi è il nuovo Steve Jobs, almeno sul palco. È questo uno dei più grandi successi dell’evento inaugurale della WWDC dello scorso lunedì: la comunicazione e il carisma, due qualità non sempre così evidenti sotto la dirigenza di Tim Cook. Apple centra l’obiettivo ritornando al passato: mantenere alta l’attenzione dell’audience con lo humor e il divertimento.
Non è di certo una novità: le presentazioni targate Steve Jobs sono sempre diventate un evento mediatico non solo per i device lanciati, ma soprattutto per le uniche capacità comunicative del compianto iCEO. Tra gli ormai leggendari “boom” e le fini battute mai risparmiate sul palco, Jobs sapeva come comunicare e a chi indirizzare il proprio messaggio. La successiva era Tim Cook, almeno nella sua fase iniziale, non ha avuto lo stesso smalto: sempre molto composto e spesso intimidito, l’attuale CEO è stato protagonista di eventi Apple lenti, a tratti noiosi, sempre caratterizzati dalla poco sorprendente triade numeri-software-device. Forse anche in quel di Cupertino si sono accorti di come una simile strategia non potesse portare ai risultati sperati e, così, gran parte dell’evento al Moscone West è stato affidato a Craig Federighi, il vicepresidente dell’Ingegneria Software della Mela.
Classe 1970, origini italoamericane e ciuffo brizzolato ereditato dagli anni ’90 – tanto da meritarsi l’appellativo di Hair Force One – il dirigente da qualche tempo è sempre in prima linea durante annunci più importanti che riguardano Apple, si veda la recente acquisizione di Beats. Spigliato e padrone del palco, il suo stile di comunicazione è amato dagli ammiratori della mela morsicata perché sempre molto divertente e ironico, condito di battute e sketch irresistibili. Ed è forse questa la chiave che storicamente la Mela ha sempre usato per entrare nei cuori del grande pubblico: il piglio sereno e rilassato, poco intriso di tecnicismi e della rigorosità tipica – e forse fin troppo nerd – dei competitor. Sarà forse per questo che, di due ore totali di evento alla WWDC, Federighi ha occupato in solitaria ben 1 ora e 17 minuti di riflettori.
Dalle battute sul discutibile OS X Weed alla chiacchierata virtuale con Dr. Dre, dalla telefonata della mamma ai fotomontaggi della sua folta chioma sulla testa invece ormai calva di Jony Ive, il dirigente ha saputo divertire come da tempo non accadeva durante un evento Apple. E sebbene sia decisamente prematuro chiamarlo il nuovo Steve Jobs, così come CNN l’ha già ribattezzato, si spera che anche in futuro l’azienda lo voglia sfruttare – senza alcun rancore per Tim Cook – per i propri incontri pubblici.