Da oggi le azioni Apple sono molto più appetibili per un più ampio numero di investitori: è infatti il primo giorno di quotazioni con il nuovo split azionario 7 a 1 annunciato da Tim Cook durante gli ultimi risultati fiscali, ed è possibile acquistare un titolo AAPL a poco più di 92 dollari invece che agli oltre 600 dollari precedenti.
Entra dunque in vigore da oggi il primo frazionamento azionario di Apple dal 2005, con un rapporto di 7 a 1 che – grazie al prezzo di acquisto inferiore – può aprire le porte a maggiori investimenti da parte degli investitori più piccoli, ma anche alla possibilità di inserire il titolo AAPL in altri indici al di fuori del NASDAQ. Fino allo scorso venerdì chi desiderava acquistare un’azione Apple doveva valutare bene la mossa poiché l’esborso economico richiesto in Borsa era molto esoso, mentre da adesso, dopo lo split azionario, il prezzo è diviso per 7 e arriva dunque a circa 92 dollari; in altre parole invece di un’azione AAPL da oltre 600 dollari ora con lo stesso valore è possibile comprarne 7. I nuovi dati significano anche che i futuri guadagni di Apple per i calcoli degli share saranno divisi per sette.
La nuova tariffazione dà il via al quarto split azionario da quando Apple è diventata una società per azioni: nel maggio del 1987 si era già visto uno split 2 a 1, così come il 21 giugno 2000 e il 18 febbraio 2005. Chi ha ricevuto quote supplementari non avrà conseguenze fiscali sul reddito personale nemmeno dopo lo split e, come conseguenza dello stesso, il numero delle azioni Apple scambiate crescerà probabilmente a dismisura già nei prossimi giorni: l’operazione potrebbe infatti dare il via a una corsa agli acquisti e permettere ad Apple di superare i 100 dollari per azione, raggiungendo così (o superando) il record raggiunto a settembre del 2012 quando una azione Apple aveva superato la quotazione dei 700 dollari.
L’obiettivo della casa di Cupertino è chiaramente quello di suscitare l’interesse di nuovi potenziali investitori, i quali saranno maggiormente attratti da un prezzo decisamente più basso per l’acquisto di ogni titolo. È in tal modo che Apple potrebbe superare a breve la soglia dei 1000 dollari per titolo, pur partendo ora da una base differente che obbliga ogni valutazione ad una rimodulazione proporzionale.