C’è una piccola caratteristica che più di ogni altra potrebbe dare una svolta al mercato del nuovo Amazon Fire Phone. Si tratta dell’abbinamento tra una fotocamera prestigiosa e la capacità di archiviare nel cloud ogni singolo scatto effettuato. Con una postilla che rende del tutto unica l’offerta: tutto gratis e senza limiti.
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Amazon non è certo la prima azienda ad offrire un servizio di cloud storage delle fotografie che possa fungere da archivio e backup degli scatti nel tempo. Tutte le offerte sono però limitate, improntate quindi a un modello di business differente: il cloud è considerato come un elemento aggiuntivo di business, sfruttato come commodity solo per pochi GB e poi monetizzato a fronte di piccole cifre annuali. Per Amazon il modello è differente: avendo già forti investimenti nel cloud, preferisce utilizzare le proprie infrastrutture per creare un valore aggiunto al dispositivo invece che cercare la monetizzazione a tutti i costi. E l’utenza non può che apprezzare.
A giovarne maggiormente è l’esperienza d’uso, priva completamente di frizioni. A differenza di iOS (con iCloud) e di Windows Phone (con OneDrive), nonché di Android (con Google+), Fire OS porta le immagini nel cloud senza che l’utente debba scegliere o impostare alcunché, ma soprattutto senza che ci si debba preoccupare di quanto materiale sia stato messo da parte nel tempo. La possibilità di agire senza limitazioni e senza lo spauracchio della spesa aggiuntiva permette di vivere la fotocamera del Fire Phone in modo più libero e leggero, con tutta la piacevolezza del sentirsi assistiti e tutelati.
Il telefono ha un pulsante per l’accesso diretto alle foto, un obiettivo di qualità e uno spazio di backup gratuito e senza limiti: la scommessa sulla fotografia è pertanto marcata, delineando uno specifico tipo di esperienza d’uso che va a connotare il futuro posizionamento dello smartphone sul mercato. E sebbene al momento lo smartphone sia promesso ai soli Stati Uniti, la scelta dello storage illimitato non potrà che spingere anche i produttori rivali a scelte similari.
Se l’offerta Amazon prenderà piede, insomma, per iCloud e OneDrive la pressione al rialzo sarà immediata: un’offerta cloud di pochi GB potrebbe presto essere avvertita come un limite poco tollerabile ed un innalzamento della soglia del gratuito è pertanto tutto fuorché una chimera. Anche e soprattutto a questo serve la concorrenza.