Apple non rimane con le mani in mano, nonostante nell’ultimo periodo non si sa di certo resa nota per il lancio di nuovi prodotti. Certo, vi è stata la presentazione di iOS 8 e di OS X Yosemite, così come l’arrivo di un nuovo iMac a basso costo, ma non sono forse queste le novità che gli analisti stanno da tempo attendendo. Mentre tutto tace sul palco, nel dietro alle quinte la Mela è già all’opera: sono in corso di studio delle novità importanti per Siri e iCloud.
Si parta proprio dall’assistente tuttofare e ironica di iPhone e iPad: a quanto pare, Apple vorrebbe liberarsi dell’impianto di base di Nuance, creando un propria tecnologia di riconoscimento vocale. Come? Ovviamente assumendo i massimi esperti di settore, tra cui ex dipendenti proprio di Nuance.
Stando ad alcune indiscrezioni pubblicate dall’edizione statunitense di Wired, Apple vorrebbe giungere a una completa rivoluzione per Siri, dotandola di ancora più intelligenza, capacità di comprensione dell’utente e di servizi. Per farlo, ha bisogno di ricreare da zero il suo core, dando l’addio a Nuance – anche per differenziarsi dalla concorrenza – e creare qualcosa di unico. E, così, negli ultimi due anni è stata davvero caccia grossa per Cupertino: nelle fila della mela morsicata sono finiti il co-fondatore del motore di ricerca A9 di Amazon, Alex Acero del progetto Cortana di Microsoft e Gunnar Evermann, project manager proprio della sezione Siri di Nuance. Non è dato sapere, però, quando le novità verranno presentate al grande pubblico: potrebbe passare ancora molto tempo e, con tutta probabilità, non saranno pronte per il futuro iOS 8.
Nel frattempo, piccole migliorie arrivano anche sul fronte di iCloud. Per quanto riguarda la versione web della nuvola, infatti, Apple ha deciso di introdurre un processo di verifica a due step per aggiungere un nuovo livello di sicurezza. Si tratta della stessa procedura che da qualche tempo coinvolge la gestione degli Apple ID, forse estesa all’ambiente cloud dopo i recenti tentativi di intrusione nel sistema. Qualche settimana fa, infatti, un malintenzionato russo è riuscito a scovare le password di diversi utenti per chiedere un riscatto connesso allo sblocco dei dispositivi. Oltre all’account utente e alla password, infatti, ora l’accesso a iCloud.com è regolato da un codice di verifica. Al momento, però, la feature non è estesa a tutti gli utenti: pare che il grande monte di account mondiali verrà progressivamente aggiornato nelle prossime ore.