Terminata la riunione del Consiglio dei ministri, in conferenza stampa Matteo Renzi ha svelato i due nomi che facevano parte della short list per l’Agid e ha in un certo senso soddisfatto tutti con un ticket: Alessandra Poggiani direttore generale e Stefano Quintarelli a capo del comitato di indirizzo. La prima avrà il potere esecutivo, il secondo metterà a disposizione le sue grandi competenze e la sua esperienza in una struttura di supporto, politico e tecnico.
Alla fine, quindi, una soluzione salomonica per quella che non è mai stata una battaglia, come ha sempre spiegato Stefano Quintarelli, che raggiunto al telefono ha così commentato:
Avevo parlato con la Madia giusto lunedì: nessuna battaglia. Io ho queste competenze e le metto a disposizione. Peraltro la Poggiani è secondo me molto brava.
Una accoppiata per molti versi complementare, che potrebbe raccogliere favori da più parti e affrontare con serenità le molte responsabilità e i compiti dell’Agid nei mesi a venire.
#digitalvenice ce l'abbiamo fatta cc @la_pippi pic.twitter.com/v6h9FzB2Wy
— Roberto Scano (IWA) (@rscano) July 8, 2014
Cosa farà Quintarelli e cos’è il comitato di indirizzo? È utile leggersi lo statuto dell’Agenzia, che illustra nell’articolo 5 la natura tripartita dell’agenzia: Direttore Generale, Comitato e Collegio revisori. Il direttore generale è alle redini dell’agenzia e resta in carica tre anni. Il suo incarico è strettamente legato alla nomina politica e non è quindi sfiduciabile dal comitato, che invece è una struttura di supporto composta da un rappresentante della Presidenza del Consiglio dei Ministri (Quintarelli, in questo caso), un rappresentante del Ministero dello sviluppo economico, un rappresentante del Ministero dell’istruzione, dell’Università e della ricerca, un rappresentante del Ministro della funzione pubblica, un rappresentante del Ministero dell’economia e delle finanze e da due rappresentanti designati dalla Conferenza e dai membri del Tavolo permanente per l’innovazione e l’Agenda digitale italiana.
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— Stefano Quintarelli (@quinta) July 10, 2014
Di fatto Quintarelli coordinerà questo comitato che darà indirizzi, interpreterà quelli del governo e sosterrà le decisioni del direttore generale vagliandone l’applicabilità e il progresso. Niente a che fare con compiti direttamente gestionali, come tiene a specificare Quintarelli, che così conserva il suo status di deputato e non ha bisogno di dimettersi:
È difficile dire in questo momento cosa comporterà, come lavoreremo assieme. Posso dire soltanto una cosa: finalmente l’Agid è a una svolta, ora possiamo riempirla di contenuti. La mia disponibilità è massima e anche la soddisfazione per questo incarico.