Il matrimonio tra Apple e TSMC, l’azienda che progressivamente sostituirà Samsung per la fornitura di chip al colosso statunitense, inizia a dare i primi frutti. La società di Taiwan, infatti, ha iniziato le consegne dei processori A8 che andranno a comporre iPhone 6. E circolano già le prime indiscrezioni.
Così come già ampiamente noto, per l’imminente chipset A8, Apple e TSMC avrebbero optato per un processo produttivo a 20 nanometri, inaugurato a inizio 2014 con le prime fabbricazioni di test. I risultati sarebbero stati più che incoraggianti, così Apple ha confermato gli ordini e ora il partner avrebbe cominciato le spedizioni per l’assemblaggio finale. Al momento Samsung non è esclusa fra i fornitori di Cupertino, ma la sua porzione diverrà sempre più ridotta con il passare del tempo.
L’indiscrezione proviene dal The Wall Street Journal, testata che spiega come in quel di TSMC siano state impiegate le massime risorse possibili per non disattendere le aspettative di un cliente così “pignolo” come Apple. Sebbene ulteriori indiscrezioni non siano effettivamente emerse dagli impianti, pare sia confermata la natura quad-core del chip A8, un processore che rimarrà sempre a 64 bit come il suo predecessore. Il primo impiego sarà quasi certamente nelle due versioni di iPhone 6 che verranno lanciate nel mese di settembre, ma anche nelle successive generazioni di iPad in arrivo probabilmente a ottobre.
Non è però tutto: superato l’esperimento dei 20 nanometri, Apple e TSMC già avrebbero intenzione di testare i 16 per la generazione di chip dell’anno successivo, ovvero la A9. La riduzione delle dimensioni comporta innegabili vantaggi, sia in termini di spazio occupato che di energia consumata: in altre parole, grazie all’innovazione produttiva iPhone e iPad saranno sempre più sottili e meno avidi di batteria. Come già spiegato, però, bisognerà attendere il 2015 per scoprire queste novità, alcune delle quali saranno comunque già presenti nell’edizione A8 dei processori.
Al momento, infine, non è ben chiaro quale sia stata la distribuzione degli ordini da parte della mela morsicata, ma pare che TSMC sia riuscita ad accaparrarsi la fetta più consistente, seguita a ruota dal rivale sudcoreano.