Un team di ricercatori della Nottingham Trent University ha realizzato un prototipo di sedile per automobili piuttosto particolare: integra infatti un sistema per effettuare l’elettrocardiogramma del conducente, misurando il suo battito cardiaco e accorgendosi in questo modo se chi si trova al volante è troppo affaticato o, ancora peggio, è vittima di un pericoloso colpo di sonno. Un sistema di sicurezza, che potrebbe in futuro essere installato sulle vetture al fine di evitare incidenti.
La tecnologia sfrutta circuiti integrati nel sedile, chiamati Electric Potential Integrated Circuits, oppure EPIC utilizzando un acronimo ad effetto. Lo sviluppo è stato portato avanti dall’azienda Plessey Semiconductors e, tra le funzionalità offerte oltre al cardiofrequenzimetro, anche il monitoraggio della respirazione e di altri parametri vitali.
Siamo entusiasti di poter collaborare con la Nottingham Trent University su questo progetto. Per la prima volta in assoluto è possibile rilevare con precisione segnali elettrofisiologici utilizzando appositi sensori in ambito automotive, senza contatto diretto con il corpo.
Queste le parole di Steve Cliffe , business development director di Plessey Semiconductors. Teoricamente un sistema di questo tipo potrebbe funzionare in accoppiata con le tecnologie di aiuto alla guida, prendendo il controllo del veicolo nel caso di malore o colpo di sonno, procedendo nella direzione corretta anziché uscire di strada o andare incontro alle altre vetture.
La tecnologia non debutterà tanto presto sul mercato, almeno non nelle automobili di serie. Bisognerà infatti prima perfezionare il materiale impiegato per la realizzazione del sedile, che tra le altre cose deve poter garantire la lettura dei parametri vitali attraverso i vestiti indossati dal conducente. Possibile un suo impiego iniziale sui camion, come sistema di sicurezza per gli autisti che si trovano a viaggiare per molte ore al giorno.