Trent’anni fa sarebbe stata forse un’eresia, per quel Steve Jobs tanto preoccupato dalla concorrenza di IBM da non accorgersi come il vero pericolo fosse in realtà la Microsoft di Bill Gates. Gli anni passano e i nemici lasciano il passo alle floride collaborazioni: Apple e IBM hanno annunciato l’avvio di una partnership esclusiva per trasformare l’universo mobile a livello aziendale. Il tutto grazie a nuove app per il business, servizi iOS dedicati e feature all’avanguardia sul mercato.
Conquistare l’ambito enterprise è per tutti i produttori di device il sogno proibito: oltre alla rilevanza in termini di investimenti, si tratta di matrimoni a lungo termine particolarmente proficui. Negli ultimi anni Apple è riuscita a ritagliarsi una fetta importante di questo settore sbaragliando la concorrenza, tanto che nella gran parte delle aziende della Fortune 500, iPhone e iPad sono presenti in pianta stabile. Il gruppo di Cupertino e la storica IBM, però, hanno deciso di far di più.
Questa storica partnership mira a ridefinire le modalità di lavoro, affrontare le principali sfide del settore mobile e dare il via a una vera e propria rivoluzione dell’enterprise guidata dal mobile, basandosi su quattro capacità chiave:
- una nuova classe di oltre 100 soluzioni business specifiche per settore, incluse app native e appositamente sviluppate per l’iPhone e l’iPad;
- esclusivi servizi cloud IBM ottimizzati per iOS, inclusi gestione dei dispositivi, sicurezza, analisi e integrazione mobile;
- una nuova offerta di assistenza e supporto AppleCare su misura per le esigenze dei clienti business;
- nuove offerte bundle di IBM per attivazione, fornitura e gestione dei dispositivi.
IBM inizierà a vendere device iOS ai propri clienti aziendali, quindi provvederà alla creazione di 100 app native per iPhone e iPad, pensate per coprire tutte le aree – dalla gestione del personale alla borsa – di un business che diventa sempre più da taschino. Il tutto con una spinta sulla nuvola, con la sincronizzazione di impostazioni, il management centrale dei dispositivi consegnati ai dipendenti, opzioni speciali di sicurezza e comodi tool di analisi.
Così Tim Cook ha commentato la nuova collaborazione:
«iPhone e iPad sono i migliori dispositivi mobile del mondo e hanno trasformato il modo con cui le persone lavorano, con il 98% delle aziende della Fortune 500 e oltre il 92% della Global 500 che usano oggi i device iOS per il loro business. Per la prima volta, mettiamo le rinomate analisi di IBM a portata di mano per i nostri utenti: per Apple si tratta di una grande opportunità di mercato. Questo è un passo radicale per le aziende e qualcosa che solo Apple e IBM possono fornire.»
Mentre IBM fornirà nuovo software e il grande dipartimento d’analisi, Apple offrirà un servizio AppleCare dedicato e progettato sulle esigenze della clientela enterprise. Ad esempio, i dipartimenti IT potranno avere accesso a un supporto 24 ore su 24 per 7 giorni alla settimana, sia da Apple che direttamente dal partner. Particolare soddisfazione è stata espressa anche da Virginia Rometty, CEO del colosso statunitense:
«Questa partnership sbloccherà il mobile nelle aziende. Abbiamo due gol: il primo la crescita per entrambe le nostre compagnie, il secondo è l’idea di riprogettare e reimmaginare le professioni.»
Le due società hanno già aggiornato il reciproci siti ufficiali, includendo pagine dedicate – e speculari, almeno nello scrolling parallasse – ai progetti congiunti “iPad in Business” e “Mobile First”.