Il mercato delle smart home è in pieno fermento ed i maggiori competitors si stanno attrezzando per non rimanere indietro rispetto all’agguerrita concorrenza. Se Google, proprio per questo, ha fatto suo Nest e se Apple ha sviluppato HomeKit, anche Samsung vuole essere della partita e starebbe discutendo l’acquisizione di SmartThings per una cifra vicina ai 200 milioni di dollari. SmartThings è una startup che realizza soluzioni per l’automazione delle case che consentono di connettere dispositivi come le luci e le porte automatiche ad un unico hub che può essere controllato da remoto tramite un’applicazione per smartphone.
SmartThings ha ottenuto finanziamenti per oltre 15 milioni di dollari da investitori del calibro di Greylock, Highland Capital, First Round Capital, SV Angel, Lerer Ventures, Yuri Milner’s Start Fund, David Tisch, A-Grade Investments, CrunchFund e Box Group. Samsung ha deciso di acquistare questa startup molto probabilmente per accelerare nel settore delle smart home per competete maggiormente con Google e Nest. In questo modo infatti, Samsung potrebbe disporre da subito di una piattaforma per la domotica matura e già collaudata che avrebbe solo bisogno di un semplice aiuto dal punto di vista del marketing per espandersi maggiormente sul mercato mondiale.
In realtà, come sottolinea TechCrunch che ha svelato in anticipo l’operazione di Samsung, queste acquisizione servono ai big anche per arrivare per primi nelle case dei clienti e per poter disporre dei dati degli utenti da utilizzare per altri generi di servizi. Samsung del resto sta cercando nuovi spazi di business visto che le vendite dei suoi smartphone stanno registrando una costante flessione. Le smart home potrebbero dunque essere un nuovo filone molto interessante per il gigante coreano.