Apple ha annunciato da poco i risultati del Q3 2014 e, nonostante si rilevi una crescita e delle vendite assolutamente positive, il gruppo di Cupertino rimane sotto alle previsioni di Wall Street. Nulla di cui gli esperti sembrano particolarmente preoccupati, tuttavia: con l’assenza di nuovi iDevice dall’inizio dell’anno, è normale che in questo periodo la Mela non segni il suo massimo storico. Il fatturato, inoltre, rimane comunque da record.
Il quarto fiscale appena conclusosi, precisamente lo scorso 28 giugno, ha visto un fatturato di 37,4 miliardi di dollari e un utile netto di 7,7 miliardi di dollari, pari a 1,28 dollari per azione diluita. L’incremento rispetto allo stesso periodo di riferimento del 2013 è evidente, quando la Mela aveva segnato i 37,4 miliardi di dollari di fatturato, un utile netto di 6,9 miliardi di dollari e 1,07 per azione diluita. Il margine lordo passa quindi dal 36,9 al 39,4%, con il 59% del fatturato trimestrale proveniente dalle vendite internazionali.
Ottima la performance di iPhone che, in un trimestre notoriamente lento per Cupertino, riesce a segnare il record di periodo con 35,2 milioni di esemplari venduti. Rallenta invece la linea iPad, con 13,2 milioni di dispositivi venduti, mentre iPod continua la sua fisiologica parabola discendente verso i 2,9 milioni. Incoraggianti, invece, i dati per i Mac: in un momento storico dove l’universo dei PC entra in crisi a causa dei device portatili, Apple mantiene la sua media con 4,4 milioni tra desktop e laptop. Così ha commentato Tim Cook:
«Il nostro fatturato record per il trimestre di giugno è stato alimentato dalle forti vendite di iPhone e Mac e dalla continua crescita dei ricavi dall’ecosistema Apple, alla base del più alto tasso di crescita del nostro utile per azione in sette trimestri. Siamo incredibilmente entusiasti delle prossime versioni di iOS 8 e OS X Yosemite, così come di altri nuovi prodotti e servizi che non vediamo l’ora di introdurre.
A fargli eco il nuovo CFO Luca Maestri, soddisfatto dagli obiettivi raggiunti nel trimestre:
«Abbiamo generato 10,3 miliardi di dollari in cash flow dalle operation e abbiamo restituito oltre 8 miliardi di dollari in cash agli azionisti attraverso i dividendi e riacquisti azionari nel corso del trimestre di giugno. Abbiamo in questo modo agito su oltre 74 miliardi di dollari rispetto ai 130 miliardi di dollari previsti dal nostro programma di ritorno del capitale con sei trimestri che rimangono per il suo completamento.»
Così come già accennato, i risultati fiscali mancano di poco le aspettative di Wall Street, quindi sarà interessante capire come la borsa a stelle e strisce reagirà nelle prossime ore. Gli analisti più quotati avevano predetto vendite iPhone tra i 35 e i 36 milioni di esemplari, sfida vinta dalla Mela, ma i risultati di iPad sono stati giudicati deludenti rispetto ai 14-15 milioni attesi. Sebbene il target di fatturato sia stato di poco mancato – 37.9 i miliardi previsti – il margine lordo supera abbondantemente la soglia del 38%.
L’azienda californiana ha quindi chiuso l’incontro annunciando la guidance per il prossimo trimestre, uno dei più caldi dato l’arrivo di nuovi prodotti come la probabile linea iPhone 6:
- fatturato fra i 37 miliardi di dollari e i 40 miliardi di dollari;
- margine lordo fra il 37 percento e il 38 percento;
- spese operative fra i 4,75 miliardi di dollari e i 4,85 miliardi di dollari;
- altre entrate/(spese) di 250 milioni di dollari;
- aliquota fiscale del 26,1%.