Apple ha rilasciato nella tarda serata di ieri la beta pubblica di OS X Yosemite, il nuovo sistema operativo minimalista e integrato con iOS 8, disponibile per tutti gli utenti che hanno deciso di partecipare all’OS X Beta Program. La Mela sta informando pian piano gli utenti via mail, ma non è necessario attendere l’avviso per poter accedere al download. Di seguito, le informazioni di base su scaricamento e installazione sicura.
Così come già ampiamente noto, la beta pubblica di OS X Yosemite – riservata solamente al primo milione di sottoscrittori dell’iniziativa Apple – non è da considerarsi un sistema operativo finito e affidabile. Molte, infatti, potrebbero essere le applicazioni non ancora compatibili, così come anche i bug non ancora noti.
Per questo motivo, prima di procedere, si consiglia di installare il sistema operativo solo su macchine secondarie oppure su partizioni dedicate.
Ticket e download
Anche qualora non si fosse ricevuta la mail di conferma da Apple, il download della beta di OS X Yosemite è già disponibile per tutti gli utenti pre-iscritti ad AppleSeed. Collegandosi alla pagina ufficiale, basterà registrarsi o effettuare l’accesso con il proprio Apple ID per proseguire con il download. Il primo step è l’accettazione dei vincoli di Cupertino per il programma pubblico – tra cui restrizioni importanti, come l’impossibilità di pubblicare informazioni dettagliate o screenshot del sistema operativo – quindi la lettura dei requisiti di compatibilità. Questi rispecchiano il precedente Mavericks e sono:
- Una copia di Mavericks installata sul computer;
- un processore Intel Core 2 Duo o superiore;
- almeno 2 GB di RAM;
- almeno 8 GB di spazio libero su disco.
A questo punto, è sufficiente procedere alla riscossione del proprio ticket univoco: si aprirà una pagina speciale di Mac App Store e lo scaricamento inizierà automaticamente.
Installazione su partizione secondaria
Come già ricordato, questa versione di OS X Yosemite non è finale e, pertanto, potrebbe essere soggetta a malfunzionamenti. È molto importante, di conseguenza, che il sistema operativo non venga installato su Mac di uso frequente – magari di lavoro – per non perdere i propri dati o incontrare incompatibilità. Una buona soluzione, qualora si disponesse di un solo computer, è realizzare una partizione dedicata. Presupposto all’operazione è ovviamente il backup dei propri file, anche con Time Machine, in caso si incontrassero intoppi.
Proprio per rispettare i vincoli imposti da Apple, non si forniranno screenshot della procedura. Rimane però identica a quella di Mavericks, quindi è possibile rifarsi all’articolo dedicato. Inoltre, attenzione in caso si utilizzi BootCamp: con la creazione di una nuova partizione, quella di Windows potrebbe non risultare più accessibile.
Per creare la partizione secondaria, basta seguire questa procedura:
- Aprire Utility Disco;
- Selezionare dalla colonna di sinistra il proprio disco fisso;
- Premere il tab “Partiziona”;
- Premere il pulsante “+” e impostare la dimensione della partizione desiderata, quindi assegnarne un nome e scegliere dal menu a tendina il formato “Mac OS Esteso (Journaled);
- Confermare con “Applica”.
A questo punto basterà avviare l’installer di Yosemite e, al momento della scelta della destinazione, indicare la nuova partizione creata. All’avvio del computer, poi, sarà sufficiente tener premuto il tasto “ALT” per decidere se effettuare l’accesso in Mavericks oppure nel nuovo sistema operativo. Con una precisazione importante, segnalata da alcuni utenti sui social network: qualora al riavvio il disco Mavericks non fosse disponibile, si deve entrare in Modalità Recovery e, dalle classiche utility presenti, marcare la partizione in questione come “Disco di avvio”.