Microsoft ha annunciato l’arrivo del Surface Pro 3 in altri 25 paesi, a partire dal 28 agosto. Gli utenti possono già prenotare il modello preferito sul Microsoft Store (spedizione gratuita) che verrà consegnato entro fine mese. Dopo Stati Uniti, Canada e Giappone, all’elenco si aggiungono Australia, Austria, Belgio, Cina, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Hong Kong, Irlanda, Italia, Corea, Lussemburgo, Malesia, Paesi Bassi, Nuova Zelanda, Norvegia, Portogallo, Singapore, Spagna, Svezia, Svizzera, Taiwan, Thailandia e Regno Unito.
Il Surface Pro 3 è un tablet da 12 pollici (2160×1440 pixel) equipaggiato con i recenti processori Intel Core i3/i5/i7 di quarta generazione (architettura Haswell), 4 o 8 GB di RAM, 64, 128, 256 o 512 GB di spazio di archiviazione. Microsoft consiglia di utilizzare il tablet come sostituto del notebook, quindi particolare attenzione è stata riservata alla scelta dei materiali e alla progettazione del cavalletto che permette di mantenere il dispositivo in varie posizioni. L’azienda di Redmond ha coniato il termine “lapability” per indicare la possibilità di tenere il tablet sulle gambe.
Nel comunicato che annuncia la vendita del Surface Pro 3 in altri mercati, Microsoft sottolinea l’ottima accoglienza ricevuta dagli utenti. Anche le recensioni sono state abbastanza positive, soprattutto rispetto ai primi due modelli. Tuttavia, non è stato finora pubblicato nessuna dato ufficiale sulle vendite.
Analizzando le cifre contenute nei documenti consegnati alla SEC, Computerworld ha rilevato che i profitti derivanti dalla vendita dei Surface ammontano a 409 milioni di dollari, mentre i costi a 772 milioni di dollari. La perdita netta è quindi pari a 363 milioni dollari. Una parte di questa somma è da attribuire alla produzione del Surface Mini. L’annuncio del piccolo tablet è stato cancellato all’ultimo momento, ma diverse unità era già pronte per la distribuzione.
Microsoft ha subito perdite pari a 676 milioni di dollari nell’anno fiscale 2014, terminato il 30 giugno, e 1.049 milioni di dollari nell’anno fiscale 2013. Complessivamente, le perdite ammontano a 1,73 miliardi di dollari dal lancio del primo Surface. Solo se i risultati finanziari nei prossimi due trimestri saranno positivi, si potrà giustificare l’esistenza del “progetto Surface”. Gli analisti ritengono che Microsoft non può accettare perdite per lungo tempo. Satya Nadella è stato abbastanza chiaro:
Svilupperemo nuove categorie come abbiamo fatto con il Surface, ma non siamo nel mercato hardware per amore dell’hardware. Il portafoglio dei dispositivi sarà allineato alla nostra strategia, in quanto azienda di piattaforme e produttività.
In poche parole, se i Surface non permetteranno di incrementare i profitti, Microsoft interromperà la loro produzione.