Il gruppo di Mountain View ha portato a termine un’altra acquisizione. È toccato questa volta ad Emu, società responsabile dello sviluppo dell’omonima applicazione, in passato disponibile per Android e attualmente in download solo nella versione iOS per iPhone. Si tratta di un software dedicato alla messaggistica istantanea, che si distingue da quanto fanno le tante alternative per l’integrazione di una tecnologia che potrebbe essere paragonata a quella di Siri o Google Now.
L’app è infatti dotata di un algoritmo che analizza i messaggi inviati e ricevuti, per poi suggerire azioni da compiere. Ad esempio, se con un contatto si parla di film, Emu sarà in grado di consigliare le pellicole in uscita da vedere, sulla base dei propri gusti cinematografici. Ancora, concordando un appuntamento via chat il software propone di inserirlo all’interno del calendario, con tanto di orario e luogo per l’incontro. Questo l’annuncio, diramato tramite il sito ufficiale del progetto.
Avete sentito? Ci stiamo unendo a Google! Esatto! E siamo molto felici, ma per focalizzarci sul nostro prossimo progetto dobbiamo chiudere quello precedente. Il 25 agosto 2014 sospenderemo l’attività dell’app Emu. Non sarà più disponibile su App Store e gli utenti che l’hanno già installata non saranno in grado di inviare, ricevere o scaricare messaggi. Siamo consapevoli che questo rappresenti un inconveniente e ci dispiace. Ai nostri amici, consulenti e utenti: abbiamo imparato molto con il vostro aiuto e vi siamo grati per tutto il supporto. Grazie!
Nessun dettaglio sull’entità dell’investimento economico messo in campo da Google, che in futuro potrebbe sfruttare la tecnologia di Emu per migliorare ulteriormente Hangouts, ormai diventato un vero e proprio hub attorno al quale ruotano le comunicazioni dell’ecosistema Android e del social network G+. Una curiosità: il CEO e co-fondatore dell’azienda è Gummi Hafsteinsson, ex impiegato sia di bigG che di Apple, al lavoro su Siri durante la sua permanenza a Cupertino.