Nei device Apple del futuro vi sarà un po’ di tricolore. Apple avrebbe infatti scelto una società bergamasca, la Milestone di Sorisole, per il controllo di qualità delle materie prime, in particolare per verificare che metalli e altri componenti impiegati in smartphone e laptop non presentino tossicità per l’utente finale.
Il gruppo californiano è solo l’ultimo dei partner di questa azienda lombarda di successo che, come riferisce l’Eco di Bergamo, fra i clienti vede grandi nomi come Coca Cola, il Dipartimento dell’Agricoltura degli Stati Uniti, SGS, Shell, Bayer, Mercedes Benz e molti altri ancora. Tutto merito di innovative tecniche d’analisi al microonde, scelte per processare i campioni di materiali e saggiarne l’effettiva sicurezza.
Stando a quanto riferito, Apple avrebbe scelto Milestone per la verifica delle materie prime in metallo e in plastica, così da garantire la massima tranquillità al grande bacino di clienti targati mela morsicata, certi che l’utilizzo di smartphone, tablet e laptop non pongano rischi per la salute dovuti al contatto con le superfici.
Una realtà imprenditoriale davvero proficua e apprezzata sia in Italia che all’estro, così come sempre il primo quotidiano di Bergamo conferma, con oltre 30 milioni di fatturato nel 2013 e un’attività che si snoda tra il settore della chimica analitica e quello medicale. Un successo esteso su 60 paesi mondiali, rafforzato da 26 anni di esperienza e qualità. «Il segreto sta nell’innovazione», spiega al quotidiano il titolare Franco Visinoni, «riconosciamo i bisogni latenti, prima che lo facciano altri». E fra i prossimi obiettivi i settori della cosmesi e del food.
Non è la prima volta che Apple guarda all’Italia per i propri bisogni industriali. Nel 2012, ad esempio, è salito agli onori della cronaca l’interesse di Cupertino per Redmatica, una startup di Correggio specializzata in innovazione e software nel ramo dell’audio digitale. E anche a livello dirigenziale, il tricolore svetta in quel della California: da qualche mese è Luca Maestri il nuovo Chief Financial Officer, successore diretto di Peter Oppenheimer.