Secondo alcune indiscrezioni riportate da Bloomberg, Apple riceverà una commissione dalle banche per ogni transazione effettuata dagli utenti tramite il servizio Apple Pay. Queste indiscrezioni svelano così nuovi dettagli sul funzionamento del nuovo servizio di pagamenti mobile lanciato ieri da Cupertino. La fonte di Bloomberg che ha chiesto di rimanere anonima, ha anche specificato che le banche che hanno già stretto accordi con Apple per il funzionamento di Apple Pay avrebbero raggiunto degli accordi individuali dopo una serie di trattative con la mela morsicata.
Tra le banche coinvolte nell’operazione JP Morgan Chase, Bank of America e Citigroup. La fonte che Bloomberg cita non ha fornito però dettagli precisi su quale sia il valore monetario di questa piccola tassa che su larga scala potrebbe portare ad un nuovo interessante profitto per la mela morsicata. Con buona approssimazione il valore di questa piccola tassa potrebbe anche dipendere dal valore del bene acquistato. Le banche dal loro punto di vista non sarebbero affatto preoccupate di dover affrontare questa spesa. Grazie al debutto di Apple Pay si aspettano infatti che gli utenti effettuino maggiori acquisti online tramite le carte di credito spendendo così più denaro. Nessun canone o tassa sarà invece addebitato ai venditori o agli acquirenti.
Bloomberg potrebbe aver dunque svelato come Apple intende monetizzare il lancio di Apple Pay. Si ricorda che il nuovo sistema di pagamenti mobile della mela morsicata debutterà ad ottobre sui nuovi iPhone 6. In un primo momento, il servizio sarà disponibile solo per gli utenti americani che potranno effettuare da subito acquisti pagando con il loro smartphone in oltre 220 mila negozi di catene come McDonald’s Macy’s, Walgreens, Nike ed Apple stessa.