È tempo di dare nuovamente uno sguardo allo stato di salute dell’ecosistema Android, per capire se l’impegno messo in campo da Google per contrastare la piaga relativa alla frammentazione del sistema operativo stia effettivamente dando i frutti sperati. Oggi il gruppo di Mountain View ha pubblicato le nuove statistiche ufficiali, ottenute analizzando la totalità degli smartphone e dei tablet che si sono connessi a Play Store nella settimana che si è conclusa martedì 9 settembre.
Rispetto a quanto fatto registrare il mese scorso la release KitKat aumenta in modo significativo la propria percentuale, passando dal 20,9% al 24,5% (+3,6%). In altre parole, attualmente quasi un dispositivo su quattro tra quelli in circolazione è equipaggiato con la versione più recente della piattaforma. Un buon risultato, soprattutto se confrontato con quanto avveniva in passato, ottenuto grazie al debutto sul mercato di nuovi device e al rilascio di aggiornamenti per quelli già in commercio. Con l’esordio della “L release” ormai alle porte, però, il problema è tutt’altro che risolto e destinato a rappresentare il vero tallone d’Achille del robottino verde ancora per lungo tempo.
Proseguendo a ritroso si trova Jelly Bean, che con il suo 53,8% occupa ancora la fetta più grande della torta, nonostante un lieve calo (-0,4%). La quota è suddivisa tra il 25,1% delle release 4.1.x, il 20,7% delle 4.2.x e l’8% della 4.3. Dietro c’è Ice Cream Sandwich con il 9,6% (-1%), seguito da Gingerbread che continua a scendere (-2,2%) fino all’11,4% e infine Froyo, stabile allo 0,7%. Il problema relativo alla frammentazione è dunque tutt’altro che risolto: il motore di ricerca, così come i suoi partner impegnati nella realizzazione e vendita di dispositivi, è chiamato in futuro a fare di più, per offrire agli utenti prodotti sempre aggiornati e che sappiano garantire il meglio per quanto riguarda sicurezza e funzionalità.