In ambito videoludico c’è una sfida che si rinnova di anno in anno, puntuale ad ogni autunno come il cambio di stagione da ormai ben oltre un decennio. È lo scontro tra le due principali simulazioni calcistiche offerte all’utenza di PC e console, che anche a questo giro non mancherà di creare accese discussioni tra i sostenitori della serie firmata Konami e quella sviluppata invece da EA Sports. Per capire se PES 2015 è davvero pronto a tornare in grande stile abbiamo fatto un salto ad un evento organizzato a Milano da Halifax.
L’incontro, organizzato in partnership con Epson, ha rappresentato l’occasione per entrare in contatto con la prima incarnazione next-gen del titolo: dopo la decisione di non approdare su PlayStation 4 e Xbox One lo scorso anno, infatti, Pro Evolution Soccer 2015 farà il suo debutto anche sulle nuove piattaforme di Sony e Microsoft, nel tentativo di sfruttarne al meglio le potenzialità hardware grazie ad un Fox Engine migliorato ed evoluto rispetto a quanto visto dodici mesi fa. La versione del gioco testata, va chiarito fin da subito, non è quella definitiva che arriverà nei negozi il 13 novembre, ma la stessa release portata dalla software house alla Gamescom 2014, dove tra l’altro è stata premiata come “miglior titolo sportivo” della kermesse, superando la concorrenza di FIFA 15.
Dopo esserci cimentati per oltre un’ora con il nuovo PES (su PS4) è possibile affermare che il riconoscimento attribuito in occasione della conferenza tedesca è più che meritato: siamo finalmente di fronte ad un’incarnazione next-gen del calcio. I frutti della collaborazione del team giapponese con uno studio europeo si vede: il tanto atteso passo in avanti verso una simulazione maggiormente realistica sembra essere dietro l’angolo e il guanto di sfida al rivale di sempre è ufficialmente lanciato.
Ottimo il comportamento dei modelli poligonali, sia per quanto riguarda la resa visiva che se si prendono in considerazione le animazioni (a parte qualche tuffo poco convincente degli estremi difensori). A tal proposito va segnalato, di tanto in tanto, il verificarsi di qualche problema relativo alla compenetrazione poligonale che si nota soprattutto durante i replay ravvicinati, quando scarpini o guanti dei portieri finiscono per sparire parzialmente all’interno del pallone. Nulla di non risolvibile prima del lancio, comunque, che non rovina un’esperienza di gioco nel complesso divertente e appagante.
Note positive anche per quanto riguarda il comparto grafico: un anno di attesa sulle piattaforme di nuova generazione può essere a tutti gli effetti interpretato come un investimento ben ponderato da parte di Konami, che ha così potuto concentrarsi sull’ottimizzazione del codice arrivando ad offrire un prodotto completo e non un “work in progress” come forse sarebbe stato un PES 2014 next-gen.
In definitiva, la prima impressione suscitata da Pro Evolution Soccer 2015 su PlayStation 4 non può che essere positiva. Resta qualche incognita da chiarire, ad esempio relativa alla qualità della telecronaca del tutto inedita affidata a Fabio Caressa e Luca Marchegiani, così come alla resa delle diverse condizioni meteo, purtroppo assenti nella demo che abbiamo avuto modo di provare. Se ne saprà di più già nelle prossime settimane, quando verrà rilasciata una nuova versione dimostrativa che permetterà di scendere in campo con otto squadre di club.
Pro
- Comparto grafico degno dell’appellativo “next-gen”;
- animazioni realistiche;
- gameplay divertente;
- le rose delle formazioni saranno aggiornate ogni settimana.
Contro
- Qualche pecca per quanto riguarda l’intelligenza artificiale (soprattutto dei portieri);
- alcuni problemi relativi alla compenetrazione dei modelli poligonali;
- da verificare quanto siano state migliorate le versioni “old-gen”.
Il test di PES 2015 si è dunque rivelato una gradita e piacevole sorpresa. Dopo un lungo periodo di stasi, Konami sembra finalmente aver imboccato la strada giusta per tornare ai fasti di un tempo. Palla al centro, ora la sfida con FIFA ricomincia davvero.