Presto un iMac Retina con risoluzione 5K?

Mentre il mondo si appassiona ai formati Ultra-HD, Apple già mira ai 5K. Stando ad alcune indiscrezioni provenienti dall’Oriente, il gruppo californiano starebbe infatti pianificando il lancio di un iMac dalla risoluzione super-retina. Il lancio potrebbe avvenire entro la fine dell’anno, forse in concomitanza con i nuovi iPad.

Non è di certo una novità: Apple vuole aggiornare l’intera linea dei suoi prodotti con schermi ad alta risoluzione, si tratti di iDevice oppure di computer. Sul fronte dei Mac, la transizione è stata avviata con i MacBook Pro e, prossimamente, verrà conclusa con un nuovo MacBook Air o con il tanto chiacchierato sostituto da 12 pollici totalmente privo di ventole. E mentre i competitor come Dell lanciano i loro primi schermi 4K, Apple è pronta a svelare un nuovo iMac.

Stando a quanto avrebbero rivelato delle fonti dai distretti produttivi alla testata DigiTimes, non sempre foriera di previsioni affidabili, la Mela potrebbe rilasciare entro fine anno un iMac da 27 pollici capace di supportare la risoluzione 5K. Sebbene non sia stata svelata l’effettiva disponibilità in pixel dello schermo del desktop all-in-one, alcune stringhe di codice contenute nelle beta di OS X Yosemite farebbero esplicito riferimento alla modalità 6.400×3600 pixel. Questa è tuttavia la risoluzione effettiva, ma quasi certamente Apple ricorrerà a un formato HiDPI – così come avviene sui MacBook – per evitare che immagini e testi risultino troppo piccoli agli occhi degli utilizzatori.

Sempre da Taiwan informano come il nuovo iMac sarà probabilmente disponibile entro la fine dell’anno: a meno che Cupertino scelga di aggiornare silenziosamente il dispositivo, come peraltro già avvenuto per la versione entry level con RAM non rimovibile, l’ultima presentazione attesa è prevista per il mese di ottobre per i nuovi iPad. Inoltre, la promozione al display super-Retina dovrebbe coinvolgere solamente il modello da 27 pollici, mentre le versioni da 21,5 potrebbero rimanere a risoluzione standard. Non resta che attendere, di conseguenza, le prossime mosse dalla California.