Il giornalista e scrittore Riccardo Luna rivestirà il ruolo di Digital Champion italiano. L’indiscrezione – ormai sempre più confermata, anche da autorevoli testate – vuole palazzo Chigi impegnato nelle ultime nomine della squadra economica vicina a Matteo Renzi. Tra i diversi nomi e incarichi, anche quello di ambasciatore dell’agenda digitale nazionale presso la sede europea.
Riccardo Luna è decisamente noto nell’ambiente per essere stato il primo direttore della versione italiana di Wired, nonché autore di molti libri di successo sul tema dell’innovazione (argomento che ha frequentato nell’ultimo decennio dopo una carriera giornalistica nello sport e al Corriere della Sera). I suoi motti iperottimistici (“Cambiamo tutto!”) e la proposta, che fece molto parlare, del Nobel per la Pace a Internet, ne fanno un personaggio controverso, a volte amato, a volte dileggiato, ma un divulgatore straordinariamente presente. Da questo punto di vista, potrebbe essere una nomina azzeccata.
@RiccardoLuna #DigitalChampion? Sarebbe ottima scelta! @la_pippi @Antonellogiac @LottiLuca @mariannamadia #corriere pic.twitter.com/5MkVRsFOdc
— Michelangelo Suigo (@supermik14) September 15, 2014
Chi è un Digital Champion
Se, come ormai pare assodato, oggi verrà licenziato il decreto di nomina della Presidenza del Consiglio, Luna entrerà a far parte di un ristretto gruppo di persone collegate all’agenda digitale europea, che hanno il compito di comunicare in doppio senso di marcia l’evolversi dell’agenda digitale dei singoli stati, promuovendo la cultura digitale del proprio paese e nel proprio paese. Così viene descritta la mansione dal sito dell’agenda digitale europea:
Gli Stati membri designano i Campioni, che aiutano tutti i cittadini a diventare digitali. Sono persone creative e motivate che conducono progetti innovativi nel campo delle Itc, nell’inclusione digitale, l’accesso e l’e-government. Molti promuovono attivamente lo sviluppo di competenze digitali e l’imprenditorialità dei giovani, contribuendo ad affrontare la disoccupazione giovanile attraverso la condivisione di idee innovative che hanno avuto successo nel loro paese.
Luna, Quintarelli, Barberis, Poggiani
Per intendersi, la nomina di Luna compone un quartetto insieme a Stefano Quintarelli, uomo del comitato di indirizzo (ancora da attivare), Alessandra Poggiani, a capo dell’agenda digitale, Paolo Barberis, consulente di palazzo Chigi. Nell’ordine: chi racconta, chi indirizza, chi decide, chi consiglia. Una curiosità: Luna, di recente, e Barberis fanno parte anche del board di Italia Startup.
Comunicare bene, o anche fare?
Il ruolo di Digital Champion è già stato ricoperto in precedenza da Agostino Ragosa e Francesco Caio, stavolta però viene separato dall’Agid, anche se non è previsto, da quanto si sa, alcun emolumento. Luna avrà l’occasione di viaggiare spesso tra l’Italia e il Belgio e di sfruttare la sua più grande abilità: esaltare i lati positivi e promuovere l’ecosistema digitale italiano, a partire dalla sua policy. E qui forse sta il vulnus dell’operazione. Nominare Luna come Digital Champion, invece di un esperto più tecnico di agenda digitale (voci di corridoio dicono che siano stati considerati nomi anche meno tecnici del suo, il che è piuttosto inquietante) è segno della persistente difficoltà del governo a implementarla, dunque della necessità di valorizzare quel poco che si farà, oppure è fiducia nelle capacità diplomatiche nell’ottica delle novità che dovranno essere comunicate? C’è tutto il tempo per scoprirlo.