Tutti i maggiori produttori mondiali di automobili e Google sono impegnati nello sviluppo di una self-driving car. L’azienda di Mountain View è quella che ha finora ottenuto i risultati migliori. Tuttavia, la tecnologia non ha ancora raggiunto una maturità sufficiente a garantire un’assoluta sicurezza sulle strade. Elon Musk, fondatore e CEO di Tesla Motors, ha dichiarato che occorreranno almeno altri 5 o 6 anni.
Circa un anno fa, l’azienda californiana aveva svelato i suoi piani futuri, pubblicando un annuncio di lavoro con il quale cercava un ingegnere che doveva realizzare di un sistema di guida completamente automatico e della sua integrazione nell’attuale Model S. La berlina include già diverse tecnologie di assistenza alla guida, come l’assistente di corsia, il cruise control adattativo e il parcheggio automatico, ma si tratta di caratteristiche ormai comuni in tutti i veicoli di fascia alta. Lo step successivo sarà quindi una vera self-driving car.
Durante un’intervista rilasciata al Wall Street Journal, Elon Musk ha però sottolineato che Tesla (come altri automaker) deve prima sviluppare un software più affidabile per il riconoscimento degli oggetti. Attualmente vengono utilizzati diversi dispositivi – sensori, videocamere e laser – per vedere cosa accade intorno al veicolo. Nel corso degli anni sono diventati più piccoli, più precisi e meno costosi, ma richiedono sempre un software per identificare gli oggetti (e le persone) e prendere la giusta decisione.
Per perfezionare il riconoscimento è necessario effettuare numerosi test. Google ha realizzato un ambiente virtuale che rappresenta l’intera rete stradale della California. Risultati migliori si possono però ottenere solo su strade reali aperte alla circolazione pubblica. Ieri la California ha concesso i primi permessi a Google, Mercedes e Audi.
Musk stima che la prima Tesla a guida autonoma sarà sul mercato entro il 2020. Tra 5 o 6 anni la tecnologia avrà raggiunto un livello tale che le auto controllate dal computer offriranno una sicurezza 10 volte maggiore rispetto al guidatore umano. I tempi di reazione inferiori permetteranno anche di aumentare i limiti di velocità su alcune strade.