Da circa 10 giorni, gli utenti che possiedono un Chromebook possono installare le prime quattro app Android, sfruttando l’App Runtime for Chrome (ARC). Lo sviluppatore Vlad Filippov ha lentamente eliminato tutti i vincoli esistenti, consentendo l’installazione su Chrome OS di qualsiasi applicazione e successivamente l’installazione di qualsiasi app Android su qualsiasi PC che esegue il browser Chrome per Windows, Mac e Linux. Il funzionamento non è ancora ottimale, ma è comunque una buona base di partenza.
Google ha promesso di incrementare il numero di applicazioni, ma sarà comunque obbligatorio l’utilizzo di un Chromebook. Gli utenti più impazienti o coloro che non hanno un notebook basato su Chrome OS possono tentare l’installazione delle app Android su Windows, Mac e Linux. Lo sviluppatore statunitense ha creato una versione personalizzata di ARC, denominata ARChon, che permette di eseguire le app semplicemente trascinando il file in Chrome. È necessaria almeno la versione 37 a 64 bit.
Come il runtime originale di Google, anche ARChon viene distribuito come estensione. Sebbene ARC sia basato su Native Client, un progetto che permette di eseguire codice nativo all’interno di Chrome, la compatibilità è limitata a Chrome OS. Filippov ha eliminato questo vincolo, ma è necessario prima convertire le app Android in estensioni per Chrome, utilizzando il tool chromeos-apk.
La procedura di installazione prevede l’attivazione del “developer mode" nel browser, seguendo queste istruzioni. Non tutte le app Android funzionano, in quanto alcune richiedono i Google Services. Inoltre, la stabilità non è garantita. Tuttavia, l’esperimento dimostra la flessibilità della piattaforma e la possibilità futura di avere sul desktop oltre 1 milione di app Android.