FAA (Federal Aviation Administration) è l’agenzia del Dipartimento dei Trasporti statunitense che si occupa di regolamentare ogni aspetto normativo riguardante l’aviazione civile, compreso l’utilizzo sempre più diffuso dei droni. Una pratica ancora non consentita in ambito commerciale, fatta eccezione per alcune particolari occasioni. Le cose potrebbero però cambiare in breve tempo, soprattutto per chi ha a che fare con il settore cinematografico.
Stando a quanto riporta oggi la redazione del New York Times, sette aziende di Hollywood avrebbero inviato all’ente una formale richiesta per l’utilizzo dei droni sui set. Di queste, ben sei sembrano essere state accettate e una soltanto respinta. Al momento non è dato a sapere quali siano le società coinvolte, ma si tratta comunque di un dettaglio poco importante. Ciò che farà discutere è altro: si tratta infatti di una decisione che ha tutte le carte in regola per poter diventare un precedente a cui in futuro le aziende potranno appellarsi, per chiedere che venga loro concessa la medesima autorizzazione.
Due i requisiti richiesti e imposti da FAA: una speciale patente di guida in possesso a chi pilota il velivolo e un’ispezione da condurre sul drone prima del suo impiego. In merito alla settima società, quella che ha visto respingere la propria domanda, secondo il NYT avrebbe già fatto ricorso in appello con buone probabilità di successo. Su come saranno utilizzati i droni in questione al momento è possibile formulare solo ipotesi: riprese dall’alto e monitoraggio dell’area sembrano essere le opzioni più accreditate.
L’intento potrebbe anche essere quello di tenere lontani occhi indiscreti. Proprio nei giorni scorsi si è parlato di un’incursione aerea sul set britannico del nuovo Star Wars, che ha permesso di osservare in anteprima (anche se da lontano) alcuni dei modelli di astronavi presenti sul set e un gruppo di attori impegnato nelle riprese di quello che sarà il settimo capitolo della saga.