L’app di messaggistica più utilizzata al mondo è gratuita per il primo anno di utilizzo ma successivamente è necessario sottoscrivere un abbonamento annuale, dal costo di 0,89 euro: ma come pagare WhatsApp? Quali sono i metodi di pagamento accettati per poter continuare a inviare messaggi testuali, vocali, immagini, video e posizione sulla mappa?
Prima di dover rinnovare o pagare l’abbonamento a WhatsApp per la prima volta, l’utente riceverà una notifica sul proprio smartphone; l’app non addebita automaticamente il rinnovo dell’offerta ma propone diverse opzioni sia per quanto concerne i costi che in relazione alle modalità di pagamento.
WhatsApp: quanto costa?
Per un anno il rinnovo ha un prezzo di 0,89 euro, per tre anni di 2,40 euro (con uno sconto del 10% rispetto alla prima offerta) e per cinque anni di 3,34 euro (con uno sconto del 25%); il costo non cambia per tipo di dispositivo, sia che si abbia un Android che un iPhone o ancora un telefono con un’altra piattaforma compatibile. In leggero anticipo rispetto alla data di scadenza del periodo gratuito, l’utente riceverà una notifica utile a informare che è necessario sottoscrivere un abbonamento al servizio per poterlo utilizzare nuovamente. Chi non intende procedere con l’opzione a pagamento può semplicemente selezionare No sulla popup della notifica stessa; sarà comunque possibile effettuare il pagamento anche in un secondo momento e con diverse modalità.
Come pagare WhatsApp
Per effettuare il pagamento è indispensabile aprire l’applicazione dal proprio smartphone, premere il tasto Menu, selezionare Impostazioni e successivamente l’opzione Account; a questo punto è sufficiente scegliere Info pagamento. Apparirà un’apposita schermata utile ad apprendere che sono tre le possibilità offerte per pagare WhatsApp con la più recente versione del software. Nello specifico si avrà a disposizione:
- Google Wallet: dopo aver registrato la propria carta di credito o carta prepagata, l’applicazione consente di usare il sistema di pagamento di Google;
- Google Wallet offre anche la possibilità pagare WhatsApp direttamente dal credito del proprio operatore telefonico, ma solo alcuni gestori supportano questo metodo di pagamento. Vodafone non è più supportato per la fatturazione diretta con l’operatore su Google Play mentre lo è Wind Italia;
- PayPal: si può pagare WhatsApp con carta di credito o prepagata anche attraverso il servizio di pagamenti online più popolare al mondo, a patto però di scaricare l’app direttamente dal sito web di WhatsApp;
- Invia l’URL per pagamento: selezionando tale modalità si riceverà un’email contenente un link che dà la possibilità di pagare WhatsApp da PC.
Come pagare WhatsApp per un amico
Chi desidera rinnovare la sottoscrizione a WhatsApp per conto di un amico o di un familiare può selezionare la voce Invia l’URL per pagamento, contenuta nel menu Impostazioni -> Account -> Info pagamento
. Non è necessario dover condividere l’accesso al proprio telefono, infatti tale metodo dà la possibilità di pagare WhatsApp da PC per un qualsiasi numero telefonico a propria scelta.
Come pagare WhatsApp con Postepay
La Postepay (di Poste Italiane) è oggi molto diffusa tra gli utenti tricolore ed è possibile utilizzarla per pagare l’abbonamento a WhatsApp, ma solamente mediante PayPal. È molto semplice attivare la propria carta sul noto servizio: basta iscriversi su PayPal o utilizzare il proprio account già esistente e registrare la Postepay. Successivamente, dopo essersi assicurati di avere il credito sufficiente per il pagamento di WhatsApp, sarà possibile utilizzare l’opzione “PayPal” offerta nella schermata Info Pagamento, presente nel menu Impostazioni della nota applicazione.
Come non pagare WhatsApp
Un’altra delle domande più gettonate sul Web è “come non pagare WhatsApp“: l’unico modo legale per riuscirci è quello di scaricare WhatsApp su iPhone, Android, Windows Phone, BlackBerry e Symbian e usufruirne gratuitamente per un arco di tempo pari a 12 mesi. Dopo un anno non si potrà continuare a usare l’app se non si effettuerà il pagamento; l’azienda è tuttavia stata acquisita da Facebook e in futuro potrebbe anche rimuovere il canone attuale, che per adesso rimane però confermato ed obbligatorio. In alternativa esistono molti altri servizi di messaggistica che offrono potenzialmente le stesse opportunità di WhatsApp, come ad esempio Line, Viber, Tango e WeChat.