Apple vuole ridurre i prezzi degli abbonamenti dell’acquisita Beats Music e, per farlo, starebbe puntando su contratti più vantaggiosi con i detentori di diritti. Sono queste le indiscrezioni raccolte da Re/code sul futuro dello streaming di Cupertino, anche se al momento la discussione sarebbe ancora agli stadi preliminari.
Secondo quanto svelato dalla testata online statunitense, Apple vorrebbe definire un nuova modalità di licenza per la musica disponibile su Beats Music, riducendo i compensi che vengono trasferiti a case discografiche, singoli artisti e produttori indipendenti. In questo modo, l’azienda spera di riuscire a ridurre il costo degli abbonamenti annuali del servizio ereditato da Jimmy Iovine e dal Dr. Dre, la cui integrazione con il gratuito iTunes Radio non è prevista a breve.
Sebbene i dettagli delle discussioni e dei possibili accordi con l’industria musicale non siano stati svelati, pare che la Mela voglia arrivare a una tariffa target di 10 dollari al mese per la versione premium del servizio. Si tratta di una strategia fondamentale per Cupertino, poiché Beats Music può vantare un elevato numero di utenti a pagamento, sebbene l’intero bacino non sia lontanamente paragonabile ai leader di settore come Spotify. Il mercato e i consumatori, tuttavia, sembrano premiare le piattaforme gratuite, i cui i diritti di riproduzione vengono recuperati tramite un sapiente advertising.
Apple già possiede un ambiente digitale gratuito per lo streaming, il già citato iTunes Radio al momento disponibile in pochissime nazioni del mondo, ma non sembra voler far convergere i due universi. Qualche settimana fa è stato il portavoce Tom Neumayr a smentire la chiusura di Beats Music per confluirne archivio e utenti proprio in iTunes Radio, quindi ogni possibilità rimane al momento aperta. Difficile, tuttavia, che la Mela riesca a convincere l’industria discografica ad accettare tariffe ancora più basse di quelle già esigue che ottiene proprio dai servizi di streaming.