Nel novembre scorso Google ha introdotto sulla piattaforma Play Store una sezione denominata Chromecast, con l’obiettivo di raggruppare all’interno di un unico contenitore tutte le migliori applicazioni compatibili con il proprio dongle HDMI. Un’iniziativa messa in campo con l’obiettivo di facilitare gli utenti nella scoperta di software che possano sfruttare al meglio il dispositivo, per il mirroring del flusso audio-video sul televisore in salotto.
Oggi la categoria cambia nome e diventa Google Cast. Una variazione che il gruppo di Mountain View non ha spiegato in via ufficiale, ma che permette comunque di ipotizzare alcune delle prossime mosse dell’azienda. È infatti possibile che la modifica sia stata introdotta per accogliere il prossimo esordio sul mercato dei primi device basati sulla piattaforma Android TV (compatibile con lo stesso protocollo), annunciata dal motore di ricerca nel mese di giugno, in occasione dell’evento I/O 2014. Un progetto nato dall’esperienza acquisita in passato con Google TV, integrato sia all’interno dei televisori che in alcuni set-top box, con pieno supporto all’interazione mediante comandi vocali, compatibilità con giochi, applicazioni e molto altro ancora.
Il successo fin qui ottenuto da Chromecast, tra le altre cose nominato gadget dell’anno 2013 dalla redazione del TIME, ha spinto Google a puntare sempre più sull’intrattenimento domestico. I punti di forza del dispositivo, oltre alle numerose feature offerte, sono la facilità di utilizzo (basta inserirlo nello slot HDMI della TV, poi connetterlo alla rete WiFi) e il prezzo di vendita estremamente accessibile: solo 35 euro, 35 dollari negli Stati Uniti. Microsoft ha di recente presentato la propria alternativa, chiamata Wireless Display Adapter, caratterizzata da un funzionamento del tutto simile ma proposta con una spesa di gran lunga superiore (circa 60 dollari). Non resta che attendere le prossime mosse di bigG, per saperne di più sull’esordio di Android TV.