La tecnologia legata alle vetture a guida autonoma, altrimenti note come self-driving car, è ciò che promette di introdurre una vera e propria rivoluzione nel mondo delle quattro ruote. Tutte le più importanti aziende del settore sono impegnate nello sviluppo di un sistema proprietario, come Mercedes-Benz e Audi, ma non solo: si parla ormai da anni anche del progetto messo in campo da Google e, a tenere alto il nome dell’Italia, ci pensa il team VisLab con il prototipo DEEVA.
BMW non è da meno. L’automaker tedesco ha annunciato nei giorni scorsi l’intenzione di dare il via ad una fase di test in Cina. Perché sia stato scelto proprio il paese asiatico è presto detto: i suoi centri urbani in forte espansione rappresentano una vera e propria sfida per gli ingegneri, che potranno così confrontarsi con difficoltà e problematiche differenti da quelle del territorio europeo, ad esempio la guida su autostrade a più livelli, dove le carreggiate si sovrappongono in quella che dall’alto può sembrare una vera e propria rete intricata d’asfalto. Tra i partner c’è anche Continental, uno dei più importanti produttori di pneumatici al mondo.
Il progetto avrà una durata di due anni e vedrà coinvolti diversi prototipi. Il sistema impiegato per la guida autonoma si basa sull’interazione tra mappe digitali, moduli GPS, radar e sensori di vario tipo integrati nella carrozzeria. L’obiettivo è quello di perfezionare la tecnologia in modo da poter assicurare, una volta resa disponibile sul mercato, un più elevato livello di sicurezza per conducenti e passeggeri, essenzialmente riducendo i rischi legati a distrazioni o comportamenti poco responsabili al volante. Un altro scopo delle self-driving car è aumentare l’efficienza dei veicoli e garantire un maggiore comfort per chi si trova a bordo. Per assistere alla diffusione su larga scala di questi sistemi sarà necessario attendere ancora qualche anno.