Le autorità erano presenti, sì, ma hanno intelligentemente lasciato spazio alla tecnologia: Internet Festival inizia così, con un drone che si libra in volo sull’Arno, riprendendo il Ponte di Mezzo e fotografando una Pisa baciata dal sole. Nessun taglio dei nastri, insomma: l’evento è diffuso in tutta la città e solo simbolicamente l’inaugurazione prende il via con una console di guida, un pilota del CNR e un drone che vola rapido dal piazzale delle Logge dei Banchi fino alla sponda opposta del fiume. Tra i presenti Claudio Giua, direttore del festival, Adriana De Cesare, coordinatrice dell’evento, e Marco Filippeschi, sindaco della città di Pisa.
L’idea del drone non è soltanto questione di forma, attirando l’attenzione con effetti speciali che fanno fermare i passanti per portarli con il naso in su: anche questo piccolo dettaglio fa parte della sostanza che l’Internet Festival ha inserito in ogni singolo appuntamento della kermesse. Lo stesso drone, infatti, non è un drone qualunque: è frutto del lavoro dell’ingegner Berton, risultato di un progetto dell’Istituto di fisiologia Clinica del CNR. Il progetto ha ricadute estremamente concrete che il Consiglio Nazionale delle Ricerche sta già portando avanti tramite le proprie sperimentazioni:
Nel progetto è prevista l’installazione nella città di Pisa di centraline miniaturizzate e a basso costo, in grado di rilevare parametri ambientali e di inquinamento; tali centraline sono montate anche su mezzi in movimento (bus, taxi) e, durante il tragitto, raccolgono dati di inquinamento ambientale. Il drone si sostituisce convenientemente ai veicoli urbani, ed estende i potenziali ambiti di utilizzo, partendo da scenari di emergenza sino all’uso in condizioni di quotidianità.
Il medesimo strumento può però trovare anche molte varie applicazioni ulteriori: il Visual Computing Lab «vede nel drone un ideale strumento per la documentazione visuale di opere o monumenti storici, in supporto alle applicazioni ai Beni Culturali»; il Signals & Images Lab «sta utilizando il drone per ottenere una ricostruzione accurata di un’area urbana con lo scopo di validare alcune tecnologie per la mobilità sostenibile».
Il drone non è dunque visto come elemento a sé, punto finale di un processo di sviluppo, ma come elemento primo per applicarne le potenzialità in modo multidisciplinare. Ed in mezzo alle varie utilità, l’Internet Festival ne ha aggiunta una del tutto nuova: un taglio dei nastri virtuale, portando verso il cielo tutte le ambizioni che il ricco programma del festival trascina con sé fin dai primi minuti dell’evento.