Si torna a parlare di “Songs of Innocence”, l’ultimo album degli U2 rilasciato gratuitamente per tutti i possessori di un account iTunes. Dopo settimane di polemiche incrociate su Apple e la band, anche il leader del gruppo irlandese ha deciso di intervenire sulla questione. Scusandosi, seppur con un pizzico d’ironia, per il disturbo inavvertitamente generato.
Il tutto ha avuto inizio lo scorso 9 settembre, in concomitanza con il lancio dei nuovi iPhone 6. Nella piena intenzione di fare un regalo gradito a tutti i fedeli clienti dello store digitale Apple, l’azienda e il gruppo musicale hanno deciso di rilasciare un album completamente gratuito. Anziché optare per un’apposita pagina iTunes dove scaricare il disco, la Mela ha però scelto di inserirlo di default su tutti gli account iCloud esistenti, forzandone di fatto la presenza sulle librerie degli utenti. Una vera e propria invasione, così come hanno sentenziato i social network, tanto da costringere Cupertino a rilasciare un apposito tool di rimozione qualche settimana dopo.
Durante un’intervista con i fan via Facebook, Bono ha colto la domanda di un’ascoltatrice per scusarsi pubblicamente per il disturbo causato da “Songs of Innocence”:
Ops, sono dispiaciuto. Abbiamo avuto questa idea bellissima, ci siamo fatti trasportare: gli artisti sono inclini a queste cose. Una goccia di megalomania, un tocco di generosità, un pizzico di autopromozione e una grande paura che queste canzoni, in cui abbiamo versato la nostra vita negli ultimi anni, non potessero essere qui. C’è un grande chiasso là fuori, credo abbiamo esagerato per farci sentire.
Nonostante le critiche, l’ultima fatica degli U2 è stata un grande successo: Apple ha comunicato come siano già 26 milioni i download del disco, più di quanto la band abbia mai totalizzato in 14 anni di iTunes, a cui si aggiungono 81 milioni di persone che hanno fruito delle nuove canzoni sia su iTunes Radio che su Beats Music. Secondo indiscrezioni non confermate, Cupertino avrebbe pagato gli artisti irlandesi 100 milioni di dollari in royalties per poter distribuire “Songs of Innocence” gratuitamente.