Apple ci riprova, questa volta con Mac Mini. Dopo il discusso iMac entry level presentato la scorsa estate, anche il piccolo desktop di Cupertino è stato privato della possibilità di aumentarne la memoria. La RAM, stando alle prime indiscrezioni, sarebbe infatti saldata sulla scheda logica. Come lecito attendersi, sui social network è già montata la protesta.
Non è dato ben sapere perché Apple stia perseguendo una simile strategia sui computer meno performanti della sua linea. Eppure nel 2014 sono ben due i modelli che vedono una RAM saldata direttamente alla scheda logica, rendendone di fatto impossibile l’aggiornamento. Un problema facilmente aggirabile su iMac, poiché solo una versione delle tante disponibili presenta questa limitazione, un obbligo invece su Mac Mini.
La scoperta è stata pubblicata dal sito specializzato Macminicolo, un ritrovo di appassionati per il piccolo desktop, una macchina che fra qualche mese si appresta a compiere il suo decimo compleanno. Stando a quanto rilevato, il primo tentativo di teardown avrebbe rilevato un hard disk completamente sostituibile, ma forse non compreso nella garanzia Apple, mentre la RAM del tutto immodificabile.
Il nuovo Mac Mini viene distribuito nella sua versione base con 4 GB di memoria RAM, aumentata a 8 nelle due configurazioni successive e opzionale fino a 16. Di conseguenza l’utente che volesse sfruttare almeno 8 GB, un valore ormai standard per i computer attuali, dovrà corrispondere almeno 200 euro in più rispetto ai 519 della versione base.
Come già anticipato, l’unica componente sostituibile sarebbe l’hard disk, non senza alcune cautele. Non è infatti detto che questa operazione, normalmente consentita da Apple sugli altri modelli della sua linea, non infici la garanzia di Mac Mini. Il dubbio è sorto agli esperti di Macminicolo nel notare come il gruppo californiano abbia optato per delle viti dalla forma singolare, affinché l’utente comune non possa averne facile accesso domestico. Non a caso vengono definite “a prova di manomissione“, così come si legge sull’account Twitter del sito. In definitiva, questa strategia conservativa di Apple non sarà un’arma a doppio taglio?