Il lancio globale non è ancora stato annunciato, ma ufficiosamente funziona già in tutto il mondo. È l’ultima delle notizie che proviene dall’universo di Apple Pay, il nuovo servizio di pagamento elaborato da Cupertino, grazie ai dei test condotti in Australia, negli Emirati Arabi e in Canada. Vi è al momento, però, un’unica limitazione: l’utilizzo di una carta di credito su circuiti statunitensi.
Il lancio è avvenuto ieri negli Stati Uniti: grazie ai chip NFC introdotti negli iPhone 6, e all’upgrade a iOS 8.1, è ora possibile effettuare acquisti semplicemente avvicinando lo smartphone all’apposito lettore oppure ordinare prodotti online grazie a Touch ID. Eppure il ricorso, almeno non ufficialmente, non è strettamente legati ai confini geografici a stelle e strisce.
Il primo esperimento è stato condotto in Australia, dove gli utenti hanno avuto successo nell’effettuare acquisti online tramite le più conosciute carte di credito statunitensi. È quindi arrivata la conferma dagli Emirati Arabi, dove si è scoperto come Apple Pay già funzioni con i ricevitori NFC sparsi in negozi, aeroporti e altre attività aperte al pubblico. Infine in Canada, dove il servizio è stato messo alla prova con un distributore automatico abilitato proprio a NFC.
Ovviamente il ricorso non è ancora consigliato, poiché il supporto non è ufficiale e, in caso di problematiche, si rischia di non poter ottenere un rimborso oppure ricevere l’adeguata assistenza tecnica. Inoltre si subirà una conversione in dollari dei propri acquisti e, in alcuni casi, verranno attivate delle tariffe maggiorate poiché la compravendita avviene fuori dai confini degli USA.
Infine, serve modificare alcune impostazioni di iOS 8.1 per poter accedere al servizio anche lontano dagli States: in Generali, infatti, la propria regione d’appartenenza deve essere cambiata in “U.S.” nel pannello dedicato alle lingue. Dopodiché, si dovrà avviare l’applicazione Passbook e inserire le credenziali di una carta di credito statunitense valida. Dai primi report emersi sui social network, il servizio funzionerebbe con point-of-sale marchiati MasterCard PayPass, Visa payWave e American Express ExpressPay.
Ricordando come l’utilizzo non ufficiale di Apple Pay sia tutto fuorché che raccomandato, questa è la conferma di un imminente arrivo anche in altre nazioni del globo: la tecnologia funziona, manca solo la finalizzazione degli accordi con istituti di credito e grande distribuzione.