Uno sguardo ai consumi
Nell’era dei dispositivi mobile, il tema del risparmio energetico e dell’ottimizzazione dei consumi è in assoluto uno dei più importanti e attuali. Non pochi prodotti dal design e dalle performance in teoria interessanti hanno visto minato il loro potenziale successo di mercato da un’autonomia non ottimale.
I passati modelli di iPhone non sempre hanno brillato in questo specifico settore, quindi è interessante valutare quale sia la performance del nuovo iPhone 6 Plus, prodotto con il quale Apple entra nel settore dei phablet, generalmente caratterizzato da autonomie piuttosto interessanti.
Impiego intenso
Il primo test è volto a simulare una giornata (12h, virtualmente dalle 8 di mattina alle 8 di sera) di impiego medio/intenso. Cominciando con una batteria al 100% di carica, nella prima ora e mezza l’iPhone 6 è stato stressato con compiti vari: circa mezz’ora di browsing Web, 20 minuti di mappe con GPS attivato, qualche foto, l’ascolto di qualche brano musicale salvato su memoria interna e 10 minuti di chiamate in 3G. Il tutto è stato realizzato su rete Wi-Fi e con valori di luminosità e volume impostati manualmente al 50% circa. Al termine di questa prima ora, la batteria era scesa al 90% di carica.
Successivamente, l’iPhone 6 Plus è stato lasciato “riposare" per 2 ore, lasciando però attive le antenne e la sincronizzazione dei vari account (mail, messaggistica, aggiornamento delle app, eccetera). Al risveglio, la carica residua indicava un solido 88%, corrispondente dunque a un consumo a riposo di circa l’1% di batteria ogni ora, in queste specifiche condizioni.
A seguito, nel pomeriggio sono stati effettuati test più intensivi dal punto di vista del consumo energetico: circa mezz’ora di riproduzione di video HD in streaming da YouTube, un’altra mezz’ora di navigazione Web e soprattutto qualche prova di gameplay con i videogiochi: dopo 8 ore e mezza dall’accensione (di cui circa 3 ore e mezza di utilizzo effettivo), la carica residua indicava il 56%. Come atteso, l’impiego di videogiochi, anche decisamente semplici come l’oggetto del nostro test (Javelin Masters 2), risulta il fattore di maggior consumo energetico per l’iPhone 6 Plus: è bastata una mezz’ora di gioco per far salire la percentuale a circa il 20% sul totale.
Oltre all’utilizzo propriamente attivo, durante la giornata il phablet ha aggiornato una mezza dozzina di app e sincronizzato costantemente diversi account di email e messaggistica. La prova si è conclusa con l’impiego di altre applicazioni avanzate, come ad esempio una sessione media di Garage Band e la registrazione di filmati, sia in formato normale che in slow-motion, per circa 15 minuti. In conclusione, per circa 25 minuti è stato lanciato un titolo 3D pesante come Asphalt 8, che curiosamente non è stato registrato tra le percentuali di consumo di batteria: un risultato inatteso.
Allo scoccare delle 12h di prova, 4 delle quali di utilizzo attivo, l’iPhone 6 Plus evidenziava una carica residua del 43%, dimostrando dunque di aver ancora una autonomia sufficiente di certo a concludere la giornata, nonostante l’impiego piuttosto intensivo.
Impiego leggero
Nel secondo test, è stata simulata una giornata di impiego decisamente più leggero. Nelle prime 5 ore dall’accensione, con una carica come sempre completa al 100%, l’iPhone 6 Plus è stato impiegato principalmente per l’ascolto di circa 1 ora di musica, per circa 20 minuti di navigazione Web, 10 minuti di chiamate e 10 minuti di gameplay leggero. Curiosamente, per le prime 2 ore circa, la batteria ha continuato ad indicare una carica completa al 100%: scenario non completamente realistico, che forse dimostra una rilevazione dei consumi non sempre perfetta. A 5 ore dalla prima accensione, con 1 ora e mezza di utilizzo effettivo, la carica era comunque scesa al 92%.
Proseguendo con un impiego di tipo “light”, abbiamo raggiunto senza fatica l’orario serale con una carica residua ancora ferma ad un ottimo 75%. Lasciando il telefono in stand-by per le 8 ore notturne, è emerso un dato interessante: la mattina il livello di carica era sceso di solo il 2%, raggiungendo il 73%. Il dato dei consumi a riposo è discordante con quanto ottenuto nel test precedente, il che probabilmente è dovuto a una differente attività in background delle antenne, meno sollecitate nelle ore notturne. I risultati indicano, comunque, la capacità non solo di concludere in scioltezza la seconda giornata, ma anche di arrivare al giorno successivo.
Conclusioni
L’autonomia dell’iPhone 6 Plus non è sconvolgente per un phablet e non stabilisce nuovi standard tecnologici, ma nel complesso risulta più che buona e ben adeguata all’utilizzo di un prodotto di questo tipo. Con un impiego mediamente pesante (chiamate, messaggistica, navigazione Web, ascolto di musica, gaming, riproduzione di video HD, impiego del GPS, ecc.), il nuovo phablet Apple consente di arrivare a fine giornata senza troppe preoccupazioni, dalle 8 di mattina alle 8 di sera, in grande semplicità e riuscendo a spingersi anche fino alla mezzanotte o, con qualche attenzione, alla mattina successiva.
Ovviamente, una gestione prolungata dei compiti più pesanti (come il gaming 3D o la navigazione GPS, specialmente se con schermo a luminosità massima) può abbassare questa soglia anche notevolmente, quindi, in caso di esigenze particolari, è sempre consigliabile pianificare una ricarica a metà pomeriggio.
Con un utilizzo più leggero, che limita la multimedialità avanzata e si concentra su gestione di chiamate, messaggistica, sincronizzazione dell’account, riproduzione musicale e semplice browsing Web, l’autonomia dell’iPhone 6 si estende senza troppi problemi anche a due giornate intere e, potenzialmente, oltre.
Detto questo, non si trovano nel sistema operativo iOS 8 le opzioni di controllo energetico avanzate, che sono presenti invece su altri dispositivi concorrenti e che, in casi davvero estremi, possono aiutare a estendere il 10% di batteria residua fino a un numero davvero interessante di ore. La gestione energetica sull’iPhone 6 Plus è lasciata all’utente e dunque alla sua scelta di disattivare manualmente le antenne non necessarie, di contenere la luminosità dello schermo, eccetera. Da questo punto di vista, forse, si sarebbe potuto fare di più, ma nel complesso è possibile dire che l’autonomia non rappresenta certamente un problema nell’esperienza quotidiana con iPhone 6 Plus.