C-All è un progetto pensato per portare sul mercato un sistema di tutela per persone in potenziale pericolo. La logica è quella di creare un dispositivo nudo nel quale il potenziale è tutto nella semplicità del progetto e nella scalabilità del modello di business. C-All non è infatti un prodotto finito, ma la base attorno a cui poter produrre un dispositivo di design la cui essenza è improntata su una particolare valenza sociale.
Ogni anno, 62 milioni di donne subiscono una violenza di tipo fisico o psicologico. Parte di queste donne hanno vissuto questa tragedia nel contesto extracasalingo.
C-all nasce dall’esigenza di fornire sicurezza alle persone che si trovano a dover affrontare i rischi della strada da soli. Cosa proponiamo? Un chip dalle dimensioni ridottissime (circa una moneta da 20 centesimi), integrabile in ogni accessorio indossabile (orologi, bracciali, etc).
Come ti aiuta C-all? In caso di difficoltà, l’utente, con un semplice click dei due tasti laterali, riesce a notificare una richiesta di aiuto ad una lista di amici fidati, comunicando l’esatta posizione.
Il nostro Business? Ci rivolgiamo ai grandi brand della moda che vogliono integrare il nostro sistema nelle loro collezioni di accessori. Potenziali partner? Le associazioni femminili saranno entusiaste di proporre questo sistema alle donne che, sempre più, vivono l’esigenza della sicurezza in strada.
Saranno pertanto gruppi di alta moda, design o nel settore luxury a poter ambire ad una partnership con C-All, da cui ne può scaturire un prodotto nel quale design e marketing rimangono a completa disposizione dell’azienda partner. Il progetto è completato dall’app che controlla il device (grande approssimativamente quanto una moneta), dalla quale è possibile gestire i contatti preferiti e le notifiche relative all’imminente scaricamento della batteria.
Il progetto C-All è presentato da Saverio Olivieri, Riccardo Locatelli e Gianmarco Paduano.
Update: il progetto C-All è il capofila italiano alle finali di Vienna, dove non ha trovato la vittoria finale, ma ha raccolto comunque importanti dichiarazioni di interesse. L’idea può proseguire pertanto sulla strada dell’incubazione.