Firefox festeggia oggi il suo decimo compleanno. Esattamente 10 anni fa nasceva quindi il primo vero concorrente di Internet Explorer. In realtà le sue origini risalgono al 2002, quando fu rilasciata pubblicamente una release preliminare dell’antenato di Firefox, ovvero Phoenix.
Il 9 novembre 2004 è stata rilasciata la versione 1.0 del browser e, da allora, sono state sviluppate altre sei versioni fino al 2011, quando la fondazione ha deciso di adottare un approccio “rapid release” che prevede l’arrivo di una nuova versione ogni sei settimane.
Firefox: la storia
Il progetto Firefox è iniziato come ramo sperimentale della Mozilla Suite, il software oggi distribuito come SeaMonkey, che include un browser, un client email/news, un editor HTML e un client IRC. Gli sviluppatori Blake Ross, Dave Hyatt, Pierre Chanial e Joe Hewitt volevano creare un browser standalone, separato dalla Mozilla Suite, quindi dopo alcuni anni di lavoro, è stato lanciato Phoenix. Per motivi di marchio, il nome è stato cambiato in Firebird nel 2003 e definitivamente in Firefox nel 2004. Il logo del browser raffigura un panda rosso, sebbene il nome possa far pensare ad una volpe.
Firefox è un browser open source che sfrutta tutte le moderne tecnologie web, tra cui HTML5 e WebGL, che permettono anche di eseguire applicazioni web (giochi inclusi) con prestazioni paragonabili a quelle native. Le funzionalità base (navigazione a schede, navigazione anonima, download manager, blocco popup, ripristino della sessione, ecc.) possono essere estese o migliorate attraverso add-on pubblicati su un sito gestito dalla fondazione per evitare la diffusione di malware.
Ad aprile 2011, il processo di sviluppo è stato suddiviso in quattro “canali” (Nightly, Aurora, Beta e Release), ognuno dei quali corrisponde ad un determinato livello di maturità del software. Ciò ha permesso di velocizzare il rilascio di nuove versioni e l’integrazione di nuove funzionalità. La prima “rapid release” è stata Firefox 5 nel mese di giugno 2011, seguita finora da altre 28 versioni. La più recente – Firefox 33 – è stata annunciata a metà ottobre.
Nel corso di questi 10 anni, Firefox ha subito numerosi cambiamenti estetici, l’ultimo dei quali ha introdotto l’interfaccia Australis in Firefox 29, una novità non molto gradita dai fan di Mozilla, in quanto l’aspetto è ora abbastanza simile a quello di Chrome. Il codice di Firefox è stato utilizzato anche per lo sviluppo di Firefox OS e per il primo browser dedicato agli sviluppatori, che verrà presentato il prossimo 10 novembre.
Si scrive Firefox, si legge Mozilla
Firefox rappresenta l’esempio più noto del progetto Mozilla, basato su 10 principi che guidano la missione della fondazione fin dal 1998, ovvero promuovere apertura, innovazione e opportunità nel web. Lo sviluppo del browser non viene portato avanti da un’azienda, ma da una comunità di persone che contribuiscono insieme alla creazione di un software open source in grado di offrire agli utenti una migliore esperienza su Internet. Partecipazione, condivisione, trasparenza, sicurezza e privacy sono i concetti alla base di Firefox dal 9 novembre 2004.
«Impegnato a favore delle persone, della privacy e dell’open Web»: così Mozilla descrive il proprio browser. Parole non casuali, del resto: Firefox è l’incarnazione prima della filosofia che Mozilla porta avanti e che ben viene descritta all’interno dei punti focali che ne costituiscono il manifesto programmatico:
- «Internet è una parte integrante della vita moderna, una componente fondamentale nell’ambito dell’istruzione, della comunicazione, della collaborazione, dell’economia e dell’intrattenimento dell’intera società»;
- «Internet è una risorsa pubblica globale che deve rimanere aperta e accessibile»;
- «Internet deve arricchire la vita di ogni essere umano»;
- «La sicurezza e la privacy di ogni persona su Internet sono prerogative fondamentali e non devono essere considerate facoltative»;
- «Ogni persona deve avere la possibilità di contribuire allo sviluppo di Internet ed essere l’artefice della propria esperienza online»;
- «L’efficacia di Internet come risorsa pubblica dipende dal suo carattere di interoperabilità (relativamente a protocolli, formati di dati, contenuto), dal suo grado di innovazione e dalla partecipazione decentralizzata a livello mondiale»;
- «Il software libero e open source contribuisce a promuovere lo sviluppo di Internet come risorsa pubblica»;
- «La trasparenza delle procedure basate sulla comunità promuove un senso di partecipazione, responsabilità e fiducia»;
- «La partecipazione commerciale allo sviluppo di Internet è in grado di apportare numerosi benefici, ma è fondamentale un equilibrio tra profitto commerciale e benefici pubblici»;
- «La valorizzazione degli aspetti di pubblica utilità di Internet rappresenta un obiettivo importante, che merita tempo, attenzione ed impegno».
Non solo un browser
Basta rileggere le parole utilizzate nei 10 principi fondamentali del manifesto di Mozilla per capire come la scelta di Firefox da parte dell’utenza non possa essere soltanto legata a favori o tecnicismi: Firefox, insomma, non è certo soltanto un browser.
Scegliere Firefox significa abbracciare una filosofia, entrare a far parte di una community e schierarsi dalla parte di un certo tipo di Web. Il che non è poco, di questi tempi: il mercato vive di continue tensioni tra sistemi chiusi e pulsioni “open”, con Mozilla che si è fatta da tempo capofila di quest’ultimo modo di intendere il Web, lo sviluppo e il rapporto con l’utenza.
Utilizzare Firefox è dunque oggi una vera e propria assunzione di consapevolezza, il tutto in autentica esaltazione di quelli che sono stati questi 10 anni di storia. Se poi si sceglie Firefox in quanto browser, dunque semplicemente in qualità di strumento di navigazione, poco cambia: è pur sempre un passo in avanti verso quell’open Web che la fondazione Mozilla si prefigge di inseguire.
Del resto c’è chi da 10 anni pensa che il suo logo sia una volpe, mentre altri ben sanno che “Firefox” significa “panda rosso”. Poco cambia anche in questo caso: il risultato è lo stesso e gli auguri sono i medesimi. Tanti auguri, Firefox!