Aruba ha battuto Amazon, Google e Symantec all’asta per l’assegnazione dell’estensione di dominio .cloud. L’azienda Italia ha dunque battuto alcuni dei più grandi colossi dell’high tech per l’assegnazione di una delle più ambite nuove estensioni di dominio, molto richiesta da più soggetti grazie all’enorme successo che stanno riscuotendo i servizi cloud. Bocche cucite sul prezzo che Aruba dovrà pagare per l’assegnazione dell’estensione .cloud ma è lecito immaginare che la vittoria contro i mostri sacri dell’high tech mondiale non sia stata certamente a buon mercato, soprattutto visti i prezzi per l’assegnazione di altre importanti estensioni di dominio.
Per esempio, Amazon ha acquistato l’estensione di dominio .book per una cifra compresa tra i 5 e i 10 milioni di dollari. Sempre Amazon ha dovuto pagare 4,6 milioni di dollari per il dominio .buy. Vista la maggiore importanza del dominio .cloud è lecito immaginare che Aruba abba sborsato cifre superiori a quelle già pagate da Amazon per l’assegnazione esclusiva dei domini .buy e .book. La vittoria di Aruba è comunque di portata storica tanto che la stampa internazionale l’ha definita come “la vittoria di Davide contro Golia”, tanta è infatti stata la sorpresa per questo risultato. Una vittoria che enfatizza, in ogni caso, anche la qualità delle aziende italiane capaci di affrontare e di vincere colossi come Amazon e Google.
Adesso, grazie all’acquisizione dell’estensione .cloud, Aruba potrà affermare al meglio la propria cloud identity, espandendo i suoi servizi sulla nuvola a livello mondiale con l’obbiettivo di diventare, grazie alla sua attuale piattaforma cloud proprietaria di grande successo, uno dei maggiori player del settore.
Non trattiene la soddisfazione Stefano Cecconi, Amministratore Delegato di Aruba S.p.A., che sulla vittoria della società sottolinea come l’ offerta Aruba Cloud guarda sempre più ad un’espansione mondiale e che in azienda si guarda al cloud sempre meno come a un prodotto e sempre più come ad una vision di lungo periodo.