Amazon starebbe preparando il lancio di un servizio dedicato alla prenotazione degli alberghi. Il gigante dell’e-commerce sarebbe dunque quasi pronto ad entrare di prepotenza nel settore del turismo e dei viaggi andando sfidare colossi del calibro di Expedia o Booking. Secondo alcune indiscrezioni, il lancio di questo servizio dovrebbe avvenire a partire dal 2015 e permettere, almeno in un primo momento, di poter prenotare velocemente alberghi e resort vicini alle più grandi città americane come New York, Los Angeles e Seattle.
Amazon Travel (Amazon Viaggi), così dovrebbe essere chiamato questo nuovo servizio offerto dal colosso dell’e-commerce, è stato scoperto dopo che due alberghi indipendenti hanno svelato di essersi iscritti. Gli albergatori potranno caricare su uno spazio offerto ad Amazon le disponibilità e tipologie delle camere, foto, offerte ed altre informazioni sui loro servizi di soggiorno. Nessuna imposizione sui prezzi, le strutture alberghiere saranno libere di mettere le offerte che più gradiscono. L’uso di questa particolare vetrina per gli alberghi non sarà però gratuito. Per ogni prenotazione infatti, gli albergatori dovranno pagare un 15% di commissione ad Amazon. Quando un cliente effettuerà una prenotazione, questa sarà inviata via email direttamente all’albergo scelto.
In questa prima fase, Amazon offrirà ai suoi utenti solo la possibilità di prenotare alberghi per le loro destinazioni corredando le schede informative anche con indicazioni turistiche sui luoghi da visitare nelle vicinanze delle strutture alberghiere scelte. Non è ancora chiaro se in futuro il servizio Amazon Travel si allargherà anche alla possibilità di prenotare voli aerei o su altri prodotti legati al turismo.
Inoltre, Amazon ha, in questa prima fase, scelto di avvicinare lui stesso le strutture da inserire potenzialmente nel suo nuovo servizio. Per scegliere quali alberghi o resort contattare, il gigante dell’e-commerce si sarebbe avvalso dei giudizi contenuti su TripAdvisor.
Infine, l’idea di Amazon sarebbe di puntare sull’inclusione in Amazon Travel di quelle strutture che per dimensioni o disponibilità economiche non possono competere con le grandi catene alberghiere in fatto di pubblicità, offrendo dunque a loro un’enorme vetrina in cui reclamizzarsi.