Apple si tinge di rosso per la Giornata Mondiale contro l’AIDS. Da questa mattina, i loghi della mela morsicata di tutti gli Apple Store assumono l’intensa colorazione, così come già successo negli ultimi due anni, per sensibilizzare su un virus che ha causato nel mondo oltre 35 milioni di morti. E, come già anticipato lo scorsa settimana, per questa giornata d’acquisti vi saranno importanti iniziative per la campagna (RED).
Apple è da anni sensibile al tema dell’HIV e, ormai da un decennio, collabora con l’associazione benefica di Bono Vox per la raccolta fondi contro il virus. Da un paio di anni, oltre ai prodotti specificatamente pensati per la campagna, l’azienda di Cupertino tinge i propri loghi di rosso nella giornata del primo dicembre. Un evento importante, così come affermano dalla California, per sensibilizzare su una questione su cui non si può e non si deve diminuire la guardia. Il colore rosso, inoltre, non è legato solamente alla campagna RED ma si ispira anche al nastro rosso, simbolo internazionale della lotta all’AIDS.
Così come già annunciato, tutti gli acquisti che verranno effettuati in questa giornata contribuiranno alla raccolta fondi di (RED), ben oltre ai dispositivi marchiati PRODUCT(RED), di cui è possibile approfittare in qualsiasi momento dell’anno. Dal 2006, inaugurazione della collaborazione tra Bono e la Mela, l’azienda di Cupertino è stata quella ad aver donato più denaro alla causa, con oltre 75 milioni di dollari ottenuti grazie alla vendita di iPod, Mac e accessori a tema.
Quest’anno, inoltre, vi è una gradita novità sul versante software. Grazie alla collaborazione con alcuni sviluppatori selezionati, anche App Store si tinge di rosso con dei titoli a tema, il cui acquisto contribuirà alle donazioni per il fondo globale all’AIDS.
Sebbene se ne senta parlare con sempre meno frequenza, l’AIDS non è ancora stata debellata e colpisce in particolare i paesi più poveri del mondo, come l’Africa, dove la prevenzione sanitaria è di difficile attuazione. Il contagio con il virus dell’HIV avviene per lo scambio di sangue e altri fluidi corporei, quindi soprattutto tramite via sessuale e con la condivisione di siringhe infette, anche se esistono altre vie d’esposizione. Pur avendo fatto la scienza passi da gigante nella terapia, con antiretrovirali specifici in grado di controllare l’infezione affinché dallo status di sieropositività non si passi all’AIDS conclamata, l’arma più efficace rimane sempre quella del safer sex, utilizzando sempre il profilattico.