Presto si potrà parlare di “legge Tim Cook” per discutere dei diritti della comunità LGBT. Almeno in Alabama, dove un progetto normativo verrà presto ribattezzato in onore del CEO di Apple. Non solo per le sue origini nello stato in questione o per il suo recente coming out, soprattutto per il lavoro di sensibilizzazione che Cook ha sostenuto sin dalla prima adolescenza, confermato di recente in un intervento universitario.
È la rappresentante Patricia Todd, l’unica legislatrice apertamente omosessuale in Alabama, ad avanzare la singolare proposta. Da anni si sta cercando di approvare una legge che vieti la discriminazione nei confronti della comunità LGBT, in particolare fra insegnati e altri impiegati di uffici pubblici. E questa legge verrà semplicemente dedicata al CEO Apple, anche se la proposta ha generato delle piccole e risolte incomprensioni con il gruppo di Cupertino.
La spinta a questo riconoscimento proverrebbe da un intervento tenuto qualche tempo fa del CEO, in occasione della sua introduzione nell’Alabama Academy of Honor. Nel suo discorso d’accettazione, Cook ha specificato come servano azioni più incisive per il riconoscimento dei diritti della comunità LGBT, sottolineando come lo suo stato nativo proceda troppo a rilento sulla questione.
In un primo momento, è parso Apple non fosse del tutto coinvolta in questa proposta, tanto da non esprimere soddisfazione per la legge dedicata al suo leader. Qualche ora fa, tuttavia, l’azienda ha specificato di essere onorata di questa scelta, approvando in toto il progetto:
Tim si è sentito onorato nell’apprendere della volontà di ribattezzare con il suo nome la legge antidiscriminazione, siamo dispiaciuti in caso vi fossero state delle incomprensioni su questo fatto. Abbiamo una lunga storia di supporto ai diritti LGBT e speriamo ogni stato abbracci presto l’uguaglianza per tutti.
Apple è da diverso tempo schierata apertamente nei confronti della protezione e del rispetto dell’orientamento sessuale. Oltre alla decisione di esporsi direttamente al Congresso per riconoscere i matrimoni omosessuali, la società si è lanciata in diverse iniziative per sensibilizzare alle libertà inviolabili dell’individuo, anche con pressioni specifiche sugli organi di governo per la rimozione di provvedimenti lesivi.