Il 2015 sarà l’anno delle smart home. E a guidare la rivoluzione domestica sarà probabilmente Apple, sebbene l’azienda non abbia all’attivo alcun dispositivo dedicato. Potrebbe essere un altro, però, il ruolo del gruppo californiano: quello di giudice ultimo di questo percorso, con il suo HomeKit che farà tra spartiacque tra dispositivi più o meno meritevoli.
La previsione deriva da un’analisi di Park Associates, che spiega come nel 2015 almeno il 37% dei cittadini statunitensi pianificherà l’acquisto di un prodotto smart per la casa. Un fatto che sarebbe anche confermato dai movimenti di negozi e grande disposizione, che proprio in queste settimane stanno organizzando dei grandi spazi espositivi, dedicati proprio a tutti quei terminali intelligenti per cambiare per sempre la vita nell’abitazione.
Al momento, i termostati smart rappresentano gli acquisti più popolari, con il 27% del mercato nei primi tre quarti dell’anno. Di questi, il 32% è stato acquistato al termine del 2013 come regalo natalizio e, anche per le attuali feste, sembra che i dispositivi per la casa stiano ottenendo i favori del pubblico. Per l’imminente 2015, però, i gusti del pubblico sono pronti a un rapido cambio: grazie a un sondaggio condotto su 10.000 nuclei famigliari, è emerso come al top degli interessi dei consumatori vi siano le lampadine intelligenti, seguite dagli strumenti per la cucina, gli hub integrati per la gestione dell’energia domestica e, solo al quarto posto, i termostati intelligenti. Seguono quindi i rilevatori di fumo e di monossido, le telecamere di sicurezza in rete, le serrature elettroniche per gestire la porta di casa con lo smartphone, i sistemi d’irrigazione comandati da remoto e molto altro ancora.
Tornando ad Apple, le analisi svelano come saranno appunto i produttori di smartphone e tablet a dominare questa rivoluzione domestica, poiché i consumatori saranno portati ad acquistare prodotti che siano nativamente compatibili con i device mobile in loro possesso. Su questo fronte, di conseguenza, la Mela ha già un vantaggio competitivo su tutti i rivali: la presentazione di HomeKit, un ambiente integrato e di certificazione per la comunicazione tra iOS e strumenti di terze parti, costituisce una vera e propria calamita per i produttori. In altre parole: la casa sarà smart, ma solo se “Apple-approved”.