Google non ha evidentemente timore di Apple Pay, il servizio di pagamenti integrato nei nuovi iPhone 6 e iPad Air 2, tanto da offrire nuove funzioni per gli utenti iOS. Il colosso statunitense, infatti, ha aggiornato l’applicazione Google Wallet introducendo due novità gradite: la possibilità di sfruttare Touch ID e, fatto non da poco, la suddivisione della spesa con i propri amici.
Il ricorso di Touch ID, il lettore di impronte digitali che Apple ha introdotto lo scorso anno con iPhone 5S, non permetterà di effettuare pagamenti con Google Wallet, in modo simile a quanto già accade per Apple Pay. La società di Cupertino, infatti, non permette ancora alle terze parti di sfruttare questa caratteristica né di accedere al sistema di transazioni su base NFC. La lettura delle impronte, di conseguenza, servirà nel software di Big G unicamente per rendere più semplice la fase di login.
Fatto ben più interessante, invece, è l’utilizzo comunitario delle funzioni di pagamento. L’applicazione perfette infatti di suddividere quanto di dovuto fra un gruppo di amici, funzione certamente ideale quando si cerca di acquistare un regalo collettivo oppure si deve corrispondere la tariffa per un servizio o una cena. Non ultimo, la versione 8.174.19 consente di verificare il credito o di accedere a buoni e carte regalo anche in modalità offline.
La spinta ai micropagamenti garantita da Apple Pay sta beneficiando tutti gli operatori del settore, Google compreso. Lo scorso mese, infatti, è emerso come gli utenti di Google Wallet siano raddoppiati proprio in concomitanza con il lancio del servizio targato mela morsicata, forse per curiosità di trovare un’alternativa altrettanto valida. Le tecnologie per le transazioni NFC esistono di certo da diversi anni ma, sebbene Cupertino sia soltanto l’ultima arrivata, la Mela ha l’incredibile merito di aver portato la questione sui media generalisti, incuriosendo il pubblico e incentivando l’intero mercato. Per un paragone effettivo tra Apple Pay e Google Wallet su iOS, tuttavia, bisognerà attendere il prossimo anno, quando la mela aprirà probabilmente il sistema alle terze parti con una nuova SDK.