LG ha annunciato al CES 2015 la seconda versione del famoso smartphone curvo. Il G Flex 2 è migliore rispetto al precedente modello da ogni punto di vista. Il produttore coreano ha trovato la giusta soluzione ai due principali difetti del suo predecessore, riducendo la dimensione dello schermo e incrementando la risoluzione del pannello P-OLED, protetto dal Gorilla Glass 3. Il nuovo dispositivo inoltre una capacità di “autoriparazione” più veloce: solo 10 secondi.
Il G Flex 2 è il primo smartphone con processore Snapdragon 810 (architettura ARMv8-A a 64 bit). Il SoC Qualcomm integra una CPU a otto core (4 Cortex A57 + 4 Cortex A53) con frequenza di 2 GHz e una GPU Adreno 430 a 775 MHz, in grado di decodificare video H.265. LG ha sostituito il display da 6 pollici a 720p con un display da 5,5 pollici a 1080p (403 ppi). La riduzione delle dimensioni e una curvatura più dolce consentono di avere una presa più salda rispetto al precedente G Flex. La dotazione hardware comprende anche 2 GB di RAM, una memoria interna da 16 o 32 GB (espandibile con microSD fino a 2 TB) e una batteria non rimovibile da 3.000 mAh.
Un altro miglioramento è presente nella caratteristica “self-healing“. I graffi sulla cover posteriore in plastica lucida del G Flex 2 scompaiono in meno di 10 secondi (con il G Flex bisogna attendere quasi tre minuti). Inoltre, la superficie è repellente alle impronte. La fotocamera da 13 Megapixel è la stessa del G3, ma LG ha apportato alcune ottimizzazioni hardware e software. Sono presenti l’autofocus laser e la stabilizzazione ottica delle immagini, insieme al nuovo flash dual LED. La fotocamera frontale ha invece una risoluzione di 2,1 Megapixel. Sul fronte della connettività, lo smartphone supporta le reti LTE Cat. 6 ed integra GPS, WiFi 802.11ac, Bluetooth 4.1 e NFC.
Il sistema operativo è ovviamente Android 5.0 Lollipop. Il G Flex 2 sarà nei negozi coreani entro fine mese. Non è noto il prezzo, ma sarà sicuramente più costoso del G3.