Facebook ha annunciato un accordo con il Centro Nazionale per i bambini scomparsi per inviare gli AMBER Alert (un sistema di allarme nazionale in caso di sospetto rapimento di minore) a tutta la community del social network per aiutare nella ricerca dei bambini scomparsi. Facebook vuole dunque sfruttare la sua vastissima utenza per questa nuova iniziativa dal respiro sociale per aiutare a ritrovare più facilmente tutti i minori scomparsi o oggetto di rapimento.
Gli avvisi appariranno in aree specifiche ed includeranno fotografie ed altri particolari dei minori scomparsi e saranno visualizzabili sia attraverso l’interfaccia del social network accessibile via browser che quella accessibile da dispositivo mobile. Gli utenti potranno poi condividere gli avvisi anche con i loro contatti linkando direttamente il profilo del Centro Nazionale che offre informazioni più accurate sui scomparsi. Per anni, Facebook è stato utilizzato non ufficialmente per diffondere gli AMBER Alert ed in molti casi l’uso del social network ha portato a dei riscontri positivi con il ritrovamento del minore scomparso. Nel 2014, per esempio, una ragazzina di 11 anni è stata ritrovata grazie ad un proprietario di un motel che aveva riconosciuto il minore attraverso un AMBER Alert condiviso attraverso il social network.
L’obiettivo di Facebook attraverso quest’iniziativa è dunque quello di facilitare la diffusione degli AMBER Alert per aiutare il ritrovamento dei ragazzi scomparsi.
Il funzionamento della piattaforma di allerta tramite Facebook è molto semplice. Quando la polizia accerta la scomparsa di un bambino, la segnalazione parte dal Centro Nazionale per i bambini scomparsi e viene diffusa attraverso il social network con tutte le informazioni attinenti. Gli avvisi appariranno nei News Feed e saranno diffusi tra gli utenti che risiedono nelle zone più vicine alle località dei presunti rapimenti. Dunque, alcuni utenti di Facebook potranno ricevere più AMBER Alert rispetto ad altri.
Facebook non è nuovo ad iniziative sociali. Di recente, per esempio, il social network ha lanciato una campagna per la lotta contro la diffusione dell’Ebola, senza dimenticare Internet.org, il progetto che si pone l’obbiettivo di voler collegare tutte quelle aree depresse dove le infrastrutture digitali sono ancora molto scarse.