Uno smartphone modulare, che gli utenti possono evolvere nel tempo sostituendo di volta in volta le componenti integrate. È l’ambizioso progetto messo in campo dal team Google ATAP con Project Ara, destinato a concretizzarsi entro fine anno con la messa in vendita delle prime unità. Il territorio scelto per il debutto è Porto Rico. Successivamente il dispositivo debutterà anche negli Stati Uniti, grazie alla collaborazione con OpenMobile e Claro.
La commercializzazione avverrà in un primo momento attraverso una serie di veicoli equipaggiati da Google proprio per consentire alle persone l’acquisto diretto del telefono e dei moduli da integrare. Al lancio ne saranno disponibili dai 20 ai 30, ma il numero è ovviamente destinato a crescere in breve tempo. Come spiega il filmato promozionale in streaming di seguito, infatti, sarà possibile sostituire a piacimento componenti come il processore, la fotocamera, l’altoparlante, la batteria, la RAM, i moduli per la connettività e persino il display, sollevando così finalmente dall’obbligo di sostituire l’intero smartphone in caso di una rottura provocata da una caduta accidentale. Per assicurare la compatibilità dei singoli moduli sarà possibile ricorrere all’applicazione Configurator App.
Il prototipo MDK 0.2 (nome in codice Spiral 2) di cui si è parlato nei giorni scorsi è equipaggiato con processore NVIDIA Tegra K1, schermo con risoluzione 720p e fotocamera posteriore da 5 megapixel. La prossima versione, Spiral 3, sarà invece quella destinata al mercato e per sapere quali saranno le specifiche della struttura portante è necessario attendere i prossimi mesi. Uno smartphone Project Ara sarà costituito da tre parti principali: l’endoscheletro (ovvero la scheda sulla quale installare i singoli pezzi hardware), i moduli e la scocca esteriore che li andrà a racchiudere. La personalizzazione potrà essere effettuata in modo diretto dall’acquirente, oppure aiutata da un processo guidato messo a disposizione da Google.