La tecnologia incontra i principi matematici e le regole che determinano le proporzioni in natura, nelle sculture dell’artista californiano John Edmark. Si tratta di creazioni ispirate al tradizionale zootropio, ovvero il dispositivo ottico inventato nella prima metà del XVIII secolo da William George Horner per visualizzare immagini e disegni in movimento. In questo caso il risultato finale è ottenuto grazie all’impiego delle stampanti 3D.
Edmark, insegnante presso l’Università di Stanford, si è affidato alla successione di Fibonacci e ai rapporti della sezione aurea per dar vita a oggetti che possono a tutti gli effetti essere definiti delle vere e proprie opere d’arte animate. Messe in rotazione a velocità sostenute e interagendo con una luce stroboscopica generano infatti un suggestivo effetto ottico. Nulla è lasciato al caso: anche il video in streaming di seguito è stato realizzato mettendo in successione fotogrammi catturati con una velocità pari a 1/4.000 di secondo. Questa la spiegazione tecnica fornita dall’artista, allegata al filmato pubblicato sulla piattaforma Vimeo.
Queste sculture sono stampate in 3D e progettate per animarsi quando messe in rotazione sotto una luce stroboscopica. La posizione delle appendici è determinata dallo stesso metodo adottato in natura per le pigne e i girasoli. La velocità di rotazione è sincronizzata con la luce stroboscopica, così che il flash si attivi ogni volta che la scultura ruota di 137,5 gradi, l’angolo aureo. Contando il numero di spirali di ogni scultura si scopre che sono sempre numeri appartenenti alla spirale di Fibonacci.
È la dimostrazione di come la tecnologia messa a disposizione dalle stampanti 3D offra potenzialità in gran parte ancora inesplorate. Oltre che in ambito medico, automobilistico, ingegneristico e alimentare, i filamenti di ABS e PLS potranno essere impiegati in futuro anche dagli artisti, per creare sculture di qualsiasi forma e dimensione, anche modulari, in modo rapido ed economico.