Amazon non si accontenta dei Golden Globe vinti con “Transparent”, né del colpaccio di una futura serie targata Woody Allen: il colosso statunitense ora mira al grande schermo. Il piano è già pronto: nella prima serata di ieri, infatti, la società ha annunciato l’intenzione di produrre 12 film all’anno, distribuiti normalmente nelle sale per poi approdare in esclusiva su Prime Instant Video. E dopo aver fatto tremare l’industria televisiva, ora anche Hollywood ha i brividi.
Il progetto è decisamente rivoluzionario. E non tanto perché proviene da Amazon, considerato come in passato la gran parte delle aziende di successo abbia cercato di buttarsi nel cinema, bensì per le modalità anticipate. La società ha annunciato di voler produrre all’incirca 12 lungometraggi l’anno, con budget variabili dai 5 ai 25 milioni di dollari, marcatamente orientati all’universo delle produzione e delle trame indie. Non è tutto, però, poiché l’obiettivo dichiarato è anche quello di ridurre i fisiologici tempi di passaggio dalla sala cinematografica al salotto di casa, convinta che proiezioni e streaming non debbano essere due universi lontani.
A gestire la nuova divisione, quella di Amazon Original Movies, vi sarà il produttore Ted Hope. Da sempre fautore e portavoce delle istanze del cinema indipendente, è il co-fondatore di Good Machine, casa di produzione ben nota per pellicole come “Mangiare Bere Uomo Donna” e “La Tigre e il Dragone”, entrambe per la regia di Ang Lee. In un primo momento, i film realizzati saranno quasi esclusivamente disponibili nelle sale statunitensi, per poi passare su Prime Instant Video dalle quattro alle otto settimane dal rilascio al cinema. Si tratta di una riduzione delle tempistiche non da poco rispetto al classico home video, dove normalmente la finestra è dai tre mesi a un anno a seconda della nazione di lancio.
Non vediamo l’ora di espandere i nostri sforzi produttivi ai lungometraggi. Non solo offriremo ai clienti di Prime Instant Video dei film eccitanti, unici ed esclusivi subito dopo il rilascio nelle sale, ma speriamo che questo programma sia di beneficio ai filmmaker, soprattutto per quelli che spesso lottano nel realizzare storie fresche e audaci che meritano un pubblico.
Queste le parole di Roy Price, vicepresidente di Amazon Studios, in una nota rilasciata alla stampa. Eppure la mossa del colosso non è l’unica sul mercato attuale, mercato che vedrà sempre un dualismo più marcato con un concorrente ormai da anni affermato. Anche Netflix, infatti, ha manifestato un certo interesse all’universo del cinema, ad esempio firmando un contratto con Adam Sandler per la realizzazione di quattro pellicole. E, ironia della sorte, sarà proprio Netflix a proporre un sequel de “La Tigre e il Dragone” entro agosto.
Proprio l’appuntamento di agosto per il rivale rappresenta già la prima sfida per Amazon. Sono molte le catene di multisala, così come altre distribuzioni indipendenti, ad aver dimostrato disinteresse per “La Tigre e il Dragone 2”: dato il contemporaneo rilascio online, il timore è che nessuno accorra al cinema a vederlo. Basteranno, di conseguenza, le 4-8 settimane promesse da Amazon a non far storcere il naso alle sale? Non resta che attendere ancora qualche mese per saperlo.