Facebook ha introdotto la possibilità di segnalare le notizie condivise all’interno dei news feed che in realtà sono bufale o false. Il fine del social network è sempre stato quello di permettere agli utenti di trovare velocemente tutto quanto desiderato e proprio per questo ha voluto accogliere le richieste degli iscritti che chiedevano uno strumento per poter segnalare come “bufale” le notizie false condivise con troppa disinvoltura dagli amici. Il social network, grazie alla sua crescita vertiginosa, è infatti utilizzato sempre di più per condividere notizie che nulla hanno a che vedere con la realtà. A volte le notizie false sono create ad hoc solo per divertire ma a volte anche per generare confusione.
Esempi di bufale ce ne sono tantissimi. Per esempio, falsi annunci della morte di qualche personaggio famoso, oppure falsi avvisi di particolari allettanti promozioni, oppure ancora la condivisione di notizie “attese” ma in realtà non ancora accadute. In tutti i casi, messaggi che ricevono in pochi minuti decine se non centinaia di commenti e che si diffondono rapidamente passando come reali sino a che non arriva una smentita ufficiale. Facebook ha dunque reso disponibile agli utenti uno strumento per segnalare le notizie false in maniera tale che anche gli altri utenti possano rendersi conto della veridicità del messaggio condiviso.
Adesso, quando un utente rileverà una notizia “bufala” potrà accedere alle impostazioni del messaggio, con la stessa procedura delle segnalazioni dei messaggi spam, segnalando la falsità del contenuto del messaggio condiviso. Tali segnalazioni saranno anche visualizzate in chiaro affinché gli altri utenti possano rendersi conto che la notizia che stanno leggendo è una bufala.
Inoltre, i messaggi che saranno marchiati come bufale saranno automaticamente penalizzati ed avranno una limitata distribuzione all’interno del news feed. Gli utenti che dovessero rendersi protagonisti di eccessive bufale saranno, infine, avvertiti del loro comportamento scorretto.
Dai primi test effettuati, il social network ha rilevato che lo strumento non è stato utilizzato su tutti quegli account che trattano palesemente di satira. Per loro, dunque, nessun rischio di penalizzazione.