Samsung non userà il processore Snapdragon 810 nel Galaxy S6. Se l’indiscrezione riportata da Bloomberg si rivelerà esatta, la decisione potrebbe avere conseguenze negative anche per Qualcomm, considerato che il produttore coreano possiede una grande quota di mercato. Secondo fonti vicine all’azienda, Samsung avrebbe escluso il nuovo SoC a otto core a causa dell’eccessivo surriscaldamento rilevato durante i test.
Si tratta di un problema già noto dall’inizio di dicembre 2014. Lo Snapdragon 810, primo chip Qualcomm realizzato a 20 nanometri e basato sull’architettura ARMv8-A a 64 bit, raggiunge una temperatura troppo elevata quando il valore di tensione supera una determinata soglia. Il SoC è integrato nel recente LG G Flex 2, annunciato al CES 2015, ma la frequenza di clock è stata fissata a 2 GHz, inferiore alla massima consentita (2,8 GHz). Lo Snapdragon 810 è però una scelta obbligata per i terminali di fascia alta con display Quad HD e modulo LTE Cat. 9, come lo Xiaomi Mi Note Pro. Il processore sarà anche presente nell’LG G4, nel Sony Xperia Z4 e nell’HTC One (M9).
Il Galaxy S6 dovrebbe avere un telaio in metallo e vetro. A differenza di HTC, Samsung ha poca esperienza nel controllo delle emissioni termiche di un chip così potente, dato che i precedenti modelli della serie sono in plastica. Probabilmente è questo il motivo per cui la scelta sarebbe caduta sul proprio Exynos 7 Octa, solitamente utilizzato per le varianti dei Galaxy venduti in Corea del Sud. Il chip non manifesta problemi di surriscaldamento, ma integra un modulo LTE di qualità inferiore rispetto a quello dello Snapdragon 810.
Per quanto riguarda, invece, il Galaxy S6 Edge, sembra che Samsung abbia deciso di integrare 4 GB di RAM, utilizzando i suoi moduli da 4 Gb. Maggiori informazioni arriveranno nei prossimi giorni.