Waze, applicazione acquisita da Google nel giugno 2013 e dedicata alla navigazione stradale, consente agli utenti di condividere informazioni con il resto della community al fine di migliorare la qualità delle mappe e di fornire aggiornamenti in tempo reale sulle condizioni del traffico. Tra le funzionalità offerte anche quella che permette di conoscere la posizione geografica delle forze dell’ordine.
Una feature che non piace agli agenti di polizia statunitensi, tanto da spingere le autorità a formulare una richiesta di rimozione. Il motivo? Potrebbe essere impiegata da malintenzionati con fini violenti e mettere a rischio l’incolumità degli agenti. Nel comunicato diffuso da Associated Press il software viene definito senza mezzi termini come una “stalker app”. Queste le parole di Mike Brown, sceriffo di Bedford County (Virginia).
La community di poliziotti deve unirsi per spingere il proprietario, Google, ad agire in modo responsabile e rimuovere la funzionalità dall’applicazione, senza contenziosi o procedimenti legali.
Pur non entrando nel merito della legittimità di una simile richiesta, non è difficile immaginare che il gruppo di Mountain View non sceglierà di rimuovere la feature se non obbligata da un provvedimento. Ben più dirette, invece, le accuse mosse da Jim Pasco, direttore esecutivo del Fraternal Order of Police, che senza usare mezzi termini arriva a definire Waze come uno strumento “ipoteticamente” utile per effettuare una rapina.
Posso immaginare almeno un centinaio di motivi per i quali rappresenta un problema per la sicurezza degli agenti. Non c’è alcun controllo su chi la utilizza. Dunque, se sei un criminale e vuoi rapinare una banca, ipoteticamente puoi utilizzare Waze.
Entrambi non tengono contro delle implicazioni positive di una feature come quella offerta dall’applicazione, che segnalando la presenza di un veicolo della polizia funge da deterrente per coloro che altrimenti avrebbero il piede pesante sull’acceleratore, contribuendo al rispetto dei limiti di velocità. Anche per questo motivo, probabilmente, la richiesta di rimozione non verrà soddisfatta.