Apple è sempre più determinata a entrare nell’universo della produzione e della distribuzione televisiva. Tra il misterioso progetto di una iTV e il crescente numero di contenuti on-demand su iTunes Store, il gruppo di Cupertino pare ora voglia creare una propria Web TV. È quanto avrebbero svelato alcune fonti del settore a Re/code, sottolineando come il gruppo californiano abbia già iniziato le trattative con produttori e detentori dei diritti.
L’obiettivo finale non è stato ancora ben tratteggiato, ma sembra che la Mela voglia realizzare una piattaforma televisiva online, con la distribuzione di pacchetti personalizzati per l’utente. Il servizio pare non includerà l’intera programmazione dei canali che decideranno di partecipare all’iniziativa, per non cannibalizzare il mercato delle Pay TV via cavo o satellite, ma abbonamenti singoli sul programma, sulla serie TV o bundle di contenuti. Una sorta di servizio in streaming simile a Netflix e Amazon Instant Video, più orientato però ai palinsesti tout-court che alla pubblicazione di serie di culto univoche, con l’ormai tradizionale disponibilità di tutti gli episodi già dal giorno di primo rilascio.
Non è dato sapere quando un simile progetto vedrà la luce: sebbene la società pare stia già presentando delle demo ai possibili partner, le trattative sarebbero ancora ai primissimi stadi preliminari. Emerge con una certa prepotenza, anche per ovvia inferenza indiretta, come il destinatario finale di questa iniziativa sia il set-top-box Apple TV: l’unico dispositivo targato Mela che, almeno al momento, si interfaccia direttamente con il televisore di casa.
La strada potrebbe essere comunque in salita poiché, almeno da speculazioni del passato, l’azienda si sarebbe già scontrata con i dubbi dell’industria dei contenuti. Anni fa si è infatti parlato di una collaborazione con Comcast e Time Warner, con funzioni di registrazione e fruizione cloud-based, ma alle indiscrezioni della stampa non ha mai fatto seguito un servizio reale. In tempi moderni, con l’esplosione delle piattaforme e degli abbonamenti in streaming, lo scenario potrebbe però parlare. Inizierà così quella rivoluzione della TV accennata da Tim Cook, convinto che il mezzo sia rimasto fermo a 30 anni fa?