Toshiba ha realizzato i primi prototipi delle fotocamere che verranno utilizzate per lo smartphone modulare Project Ara, progettato dal team Google ATAP. L’azienda giapponese ha mostrato un modulo funzionante che integra un sensore da 5 Megapixel. I piani di Toshiba prevedono anche un modulo da 13 Megapixel e da 2 Megapixel, oltre a moduli che eseguono funzionalità più complesse.
Project Ara è uno smartphone Android configurabile dall’utente. Sarà infatti possibile scegliere i singoli componenti, in base alle funzioni desiderate. Ogni blocco potrà essere inserito nel telaio (endoscheletro) e rimosso anche se il dispositivo è acceso. L’obiettivo del progetto è portare Internet mobile in tutto il mondo, offrendo un prodotto molto economico (il prezzo della versione base oscillerà tra 50 e 100 dollari). L’utente che vuole sfruttare le capacità fotografiche sceglierà quindi uno dei tre moduli sviluppati da Toshiba.
Il reference model della fotocamera posteriore integra un sensore CMOS da 5 Megapixel (1,4 micrometri) e un chip ISP (Image Signal Processor). Le dimensioni del modulo sono 20x40x6,4 millimetri e occupa due blocchi nel telaio. Toshiba offrirà agli utenti più esigenti una fotocamera con sensore CMOS da 13 Megapixel (1,12 micrometri) che permetterà di registrare video 2K/4K a 30 fps o full HD a 120 fps. Questo modulo ha uno spessore maggiore (7,1 millimetri). La fotocamera frontale avrà invece una risoluzione di 2 Megapixel.
La fase successiva della roadmap prevede la realizzazione di altri moduli per Project Ara (NFC, Wireless Power Charger, TransferJet e memoria esterna). Nella terza fase, prevista per il 2016, verrà invece progettato un “modulo unico". Il team Google ATAP avvierà un test pilota entro fine anno con la vendita delle prima unità a Porto Rico.